Milano, 25 mar. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in ribasso aumentando le perdite in scia all’andamento negativo di Wall Street, dove l’indice Dow Jones è sceso sotto la soglia dei 18.000 punti. Nell’Eurozona, all’indomani delle positive indicazioni arrivate dal Pmi, sono giunti segnali confortanti dalla Germania. Un ulteriore dato che mette in evidenza come l’economia tedesca e quella dell’Eurozona stanno percorrendo la strada della crescita. Nel dettaglio l’indice Ifo che misura la fiducia delle imprese tedesche è migliorato: a marzo si è attestato a 107,9 punti rispetto ai 106,8 punti di febbraio, raggiungendo i massimi dal luglio dello scorso anno. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,81% a 23.145 punti.
Banche popolari sotto i riflettori dopo che il Senato ha approvato il decreto che trasforma gli istituti popolari con attivi superiori a 8 miliardi di euro in società per azioni. Una rivoluzione che, come atteso da istituzioni e analisti, dovrebbe favorire il consolidamento del comparto bancario tricolore. Un altro punto fondamentale è quello che le popolari potranno introdurre una norma cosiddetta “anti scalata”. Il diritto di voto in assemblea, per i primi 24 mesi, non potrà essere esercitato per una quota di azioni superiore al tetto del 5%. Sparisce quindi il voto capitario. Dopo una mattina in deciso rialzo, in chiusura si sono decisamente ridimensionate le quotazioni di Banco Popolare (invariato a 14,49 euro), Bpm (-0,72% a 0,952 euro), Bper (+0,24% a 8,06 euro) e Ubi Banca (+0,62% a 7,25 euro). Negative Intesa SanPaolo (-1% a 3,168 euro) e Unicredit (-0,47% a 6,33 euro).Male STM che ha perso il 4,44% a 8,605 euro. La società dei chip ha annunciato che il dividendo trimestrale resterà invariato a 0,10 dollari per azione per ciascuno dei prossimi quattro trimestri. In ribasso Mediaset (-1,73% a 4,308 euro) dopo l’approvazione del bilancio 2014 che ha evidenziato ricavi stabili a 3,41 miliardi di euro, un Ebit in crescita a 248,8 milioni rispetto ai 246,3 milioni dell’esercizio precedente e un utile netto pari a 23,7 milioni contro gli 8,9 milioni del 2013. Inoltre, dopo tre anni è tornato il dividendo che sarà pari a 0,02 euro per azione. Questa mattina Banca Akros ha confermato il giudizio reduce su Mediaset senza vedere “grandi sorprese dai conti, mentre l’Ebit è sotto le nostre previsioni e non ci sono ulteriori mosse per quanto riguarda il contenimento dei costi”.
Ancora debole Telecom Italia (-1,72% a 1,084 euro) con il mercato in attesa delle prossime mosse su Metroweb.Pirelli (+0,71% a 15,57 euro) e ancora ben sopra il prezzo dell’Opa a 15 euro. Sembra comunque sfumare l’ipotesi della distribuzione agli azionisti di Pirelli di un maxi dividendo prima del lancio dell’Opa a 15 euro per azione. Lo schema dell’operazione, secondo Il Sole, non sarebbe compatibile con la distribuzione di una maxi-cedola prima del lancio dell’Opa. Fuori dal Ftse Mib da segnalare il balzo di Pininfarina (+26,23% a 5,15 euro) in scia alle indiscrezioni circa l’interesse da parte dell’indiana Mahindra & Mahindra. Secondo quanto riportato da Bloomberg, il colosso asiatico delle auto sportive sarebbe vicino all’acquisizione di Pininfarina, attiva nel design per automobili.