Washington (Usa), 18 mar. (LaPresse) – La Fed ha deciso di manteniere invariati i tassi di interesse al minimo storico tra lo zero e lo 0,25%. E’ quanto emerge al termine della riunione del Fomc, il suo braccio monetario, che ha sottolineato che tale livello del costo del denaro “rimane appropriato”. La Fed ritiene “improbabile” un aumento dei tassi nella prossima riunione del Fomc, prevista ad aprile. Tuttavia cancellando la parola “paziente” dal comunicato, in merito a un eventuale rialzo dei tassi, la Fed ha aperto la porta a un possibile aumento del costo del denaro a giugno, tra due vertici. La Banca centrale, pur parlando di un “ulteriore miglioramento” del mercato del lavoro e del tasso di disoccupazione e di una crescita “moderata” dei consumi delle famiglie, si mostra cauta. “Il comitato ritiene che sarà opportuno aumentare il range di obiettivo per il tasso sui federal funds, quando avrà visto un ulteriore miglioramento del mercato del lavoro e sarà ragionevolmente fiducioso che l’inflazione si sposterà di nuovo verso il suo obiettivo del 2 per cento nel medio termine”, su legge nella dichiarazione della Fed, che sottolinea che “l’inflazione è diminuita ulteriormente al di sotto dell’obiettivo a lungo termine del comitato”, appesantita dalla caduta dei prezzi dei beni energetici, in particolare il petrolio. La Fed non aumenta i tassi dal giugno del 2006, portandoli addirittura al 5,25%. Al momento sono fermi al minimo storico da dicembre del 2008.

“USA RALLENTANO”. La Fed ha tagliato le stime di crescita degli Stati Uniti. La Banca centrale vede per il 2015 un Pil tra il +2,3% al +2,7%, a fronte dell’intervallo tra il +2,6% e il +3,0% stimato a dicembre. Sono state riviste al ribasso anche le proiezioni sul 2016, al +2,3-2,7% dal 2,5-3,0%, e sul 2017, al +2,0-2,4% dal 2,3-2,5%.

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