Milano, 12 mar. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in moderato ribasso una seduta che visto lo spread Btp-Bund scendere sotto quota 85 punti base, ai minimi dal settembre del 2008. Sul valutario l’euro è sceso sotto 1,05 dollari, registrando i minimi dal marzo del 2003, per poi risalire con gli investitori già proiettati al meeting della Fed in agenda la prossima settimana. La forza degli ultimi dati sul mercato del lavoro Usa sta alimentando le attese per un rialzo dei tassi da parte della Fed nella prima parte del 2015. Con l’attenzione sempere rivolta al fronte greco, nell’Eurozona sono arrivati nuove notizie sul quantitative easing partito lunedì. Benoit Coeurè, membro del comitato esecutivo della Bce, ha dichiarato che nei primi tre giorni del programma sono stati acquistati titoli per 9,8 miliardi di euro. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,11% a 22.809 punti.
Tra le banche in luce le popolari dopo il via libera al decreto legge di riforma della governance da parte della Camera: Banco Popolare ha guadagnato il 2,60% a 14,18 euro, Popolare dell’Emilia Romagna l’1,40% a 7,945 euro, Popolare di Milano il 4,18% a 0,947 euro. In territorio positivo sono finite anche Montepaschi (+0,74% a 0,605 euro), Intesa SanPaolo (+0,72% a 3,04 euro) e Unicredit (+1,71% a 6,23 euro). Restando nel comparto finanziario brillante Azimut (+5,03% a 24,61 euro) che ha chiuso il 2014 con ricavi in crescita a 552,3 milioni di euro dai 472,1 milioni del 2013. L’utile netto è sceso a 92,1 milioni a causa dei costi straordinari prevalentemente dovuti all’accordo con l’Agenzia delle entrate finalizzato nell’ultimo trimestre del 2014. Al netto di tali costi, l’utile netto normalizzato nel 2014 è pari a 174,3 milioni di euro rispetto ai 155,7 milioni nel 2013.Vendite sostenute su Generali (-4,40% a 18,23 euro) che ha archiviato il 2014 con un utile operativo in crescita del 10,8% a 4,51 miliardi di euro, ma peggio delle attese degli analisti che erano pari a 4,75 miliardi. L’utile netto della compagnia assicurativa è sceso a 1,67 miliardi dagli 1,91 miliardi dell’esercizio precedente, mentre il dividendo è aumentato del 33% a 0,60 euro per azione. Debole Autogrill (-0,33% a 8,82 euro) nonostante nel 2014 abbia riportato profitti pari a 37 milioni di euro, in forte aumento rispetto agli 8,3 milioni dello scorso esercizio, soprattutto per effetto del miglioramento della redditività operativa e della riduzione degli oneri finanziari. I ricavi consolidati sono stati pari a 3,93 miliardi, in calo dello 0,9% rispetto ai 3,98 miliardi del 2013.
Eni ha perso lo 0,60% a 16,33 euro alla vigilia della presentazione del nuovo piano industriale. Piano che ha presentato oggi Snam (+0,08% a 4,536 euro) che prevede investimenti in Italia nel periodo 2015-2018 per 5,1 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi nel 2015. La società stima un incremento medio annuo della Rab dell’1% circa. La società che controlla la rete nazionale del gas ha chiuso il 2014 con un utile netto in crescita del 30,6% a 1,20 miliardi di euro. I ricavi sono stati pari a 3,56 miliardi di euro, in crescita dell’1% rispetto all’esercizio precedente. L’utile operativo si è attestato a 1,97 miliardi, in riduzione del 3% rispetto a dodici mesi prima.