Monaco (Germania), 22 feb. (LaPresse) – L’estensione degli aiuti alla Grecia “non è altro che un antidolorifico per la malattia e non aiuterà a curare” il problema. Lo ha detto Hans-Werner Sinn, il presidente dell’Ifo, l’Istituto per la ricerca economica con sede a Monaco di Baviera. Per recuperare competitività, ha aggiunto, la Grecia “deve uscire dall’Eurozona e svalutare la dracma”.

L’Ifo consiglia ad Atene di negoziare le condizioni per uscire in modo ordinato dall’Eurozona. Cominciando, ha spiegato Sinn, “da una moratoria del debito” e da “un programma iniziale di aiuti per mitigare l’aumento dei prezzi dei prodotti di importazione come ad esempio i medicinali”. L’ultimo step, ha detto il presidente dell’Ifo, è un programma per consentire alla Grecia di tornare nell’Eurozona, dopo la realizzazione delle riforme e dopo la stabilizzazione del tasso di cambio della dracma.

Per Finn l’estensione del prestito serve soltanto a “rinviare l’ammissione di un fallimento” e “sarà un onere ancora più pesante per i contribuenti europei”. Questo programma, ha concluso il presidente dell’Ifo “è un inefficace tentativo di ignorare le leggi dell’economia con il primato della politica”.

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