Borsa, Milano chiude in rialzo: bene banche, scivola Tenaris

Milano, 19 feb. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in rialzo in attesa di conoscere le sorti della Grecia. Atene ha presentato questa mattina all’Eurogruppo la richiesta per l’estensione di sei mesi del piano di aiuti. Richiesta che verrà esaminata domani dai ministri delle Finanze dell’Eurozona, convocati a Bruxelles alle ore 15. Nessun dettaglio è trapelato sul testo della proposta greca, che presenterebbe comunque condizioni meno rigorose rispetto al memorandum siglato nel 2010 con la Troika. Da Berlino, però, sembra essersi alzato un altro muro con il portavoce di Schaeuble che ha fatto sapere che la lettera di Atene non presenta nessuna soluzione sostanziale. Nell’attesa di conoscere il destino della Grecia, a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,60% a 21.789 punti.

Ben comprati i titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato l’1,41% a 13,63 euro, Montepaschi il 4,69% a 0,557 euro, Popolare dell’Emilia Romagna il 4,12% a 7,315 euro, Ubi Banca lo 0,80% a 6,88 euro, Unicredit l’1,21% a 5,81 euro. Il forte ribasso del petrolio si è sentito sui titoli di Piazza Affari maggiormente legati alle sorti del greggio: Eni ha chiuso invariata a 16,25 euro, mentre Saipem è arretrata dell’1,58% a 9,285 euro. Più pesante Tenaris (-4,15% a 12,91 euro) che ha chiuso il 2014 con un utile netto in calo del 13% a 1,36 miliardi di dollari, mentre i ricavi sono diminuiti del 2% a 10,33 miliardi. In calo anche l’Ebitda che rispetto all’esercizio precedente è sceso del 3% a 2,72 miliardi di euro. Telecom Italia (-1,25% a 1,024 euro) debole mentre si appresta ad annunciare il delisting di TI Media, la divisione media di cui detiene già il 78%. Domani mattina il gruppo tlc pubblicherà i conti del 2014 e svelerà il nuovo piano industriale. Il focus del piano, secondo gli analisti, sarà incentrato sulla riduzione del debito mentre gli investimenti dovrebbero accelerare la crescita della rete in fibra ottica in Italia e la copertura wireless in Brasile.

Fuori dal paniere principale riflettori puntati su Mondadori (-1,14% a 0,951 euro) e Rcs (-1,13% a 1,23 euro). Il gruppo di Segrate ha confermato di aver avanzato una manifestazione di interesse non vincolante per l’acquisizione di Rcs Libri. Se l’operazione andasse in porto, si creerebbe un colosso dei libri con in mano una quota del 40% del mercato italiano e con un forte potere negoziale contro i big internazionali del settore, come Amazon. Secondo gli analisti, il valore della transazione si aggirerebbe sui 120-150 milioni di euro.