Milano, 5 feb. (LaPresse) – “Le prospettive a breve termine per l’inflazione rimangono deboli ed è probabile che il tasso sui dodici mesi rimanga su livelli molto bassi o negativi nei prossimi mesi”. È quanto si legge nel bollettino mensile della Bce, sull’andamento dell’inflazione nell’eurozona. “L’inflazione – prosegue – dovrebbe aumentare gradualmente nel prosieguo del 2015 e nel 2016 per effetto delle misure di politica monetaria adottate dalla Bce, della ripresa in atto e dell’ipotesi di un aumento progressivo dei corsi petroliferi nel periodo a venire incorporata nelle quotazioni dei future”.
Per quanto riguarda l’andamento dell’economia, il bollettino afferma che “gli indicatori economici e i risultati delle indagini più recenti rimangono coerenti con una moderata espansione dell’economia nell’area dell’euro sul breve periodo, mentre la recente caduta delle quotazioni petrolifere dovrebbe fornire un sostegno alla crescita nel lungo termine”. I mercati del lavoro, aggiunge, “hanno evidenziato alcuni segnali ulteriori di miglioramento, ma la disoccupazione resta elevata e il grado di capacità produttiva inutilizzata dovrebbe diminuire solo gradualmente”.
Sul tema prestiti, il bollettino riferisce che, “nonostante il miglioramento delle condizioni di finanziamento, i criteri di erogazione dei prestiti rimangono relativamente restrittivi. Le misure di politica monetaria adottate dalla Bce dovrebbero sostenere un ulteriore miglioramento dei flussi creditizi”.
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