Borsa, Milano chiude in rialzo seduta volatile, ok banche

Milano, 16 dic. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in deciso rialzo una seduta estremamente volatile. La giornata si è aperta con la decisione shock della Banca centrale russa di alzare i tassi d’interesse dal 10,5% al 17%. Una mossa che non è riuscita ad arginare il crollo del rublo, precipitato ai nuovi minimi storici rispetto a dollaro ed euro. In mattinata l’indice Ftse Mib era sceso per la prima volta dal dicembre 2013 sotto quota 18.000 punti. Dopo una serie di saliscendi, il Ftse Mib ha ingranato la strada dei rialzi fino a chiudere con un progresso del 3,27% a 18.670 punti. Un sostegno è arrivato dallo Zew tedesco che a dicembre ha battuto le attese salendo a 34,9 punti. Inoltre l’indice Pmi manifatturiero nell’Eurozona a dicembre nella lettura preliminare è salito a 50,8 punti dai 50,1 punti della precedente rilevazione.

Le attese degli analisti erano per un dato a 50,5 punti. Positive le banche al termine di una seduta altalenante: Banco Popolare ha guadagnato il 2,22% a 9,86 euro, Montepaschi il 3,81% a 0,544 euro, Popolare di Milano il 3,91% a 0,544 euro, Intesa SanPaolo il 4,52% a 2,446 euro, Mediobanca il 4,35% a 6,705 euro, Ubi Banca il 5,69% a 6,03 euro. Brillante Finmeccanica (+5,90% a 7,62 euro) con la partita per la cessione del polo trasporti che sembra essere arrivata alle battute finali. Secondo quanto scritto da Il Sole 24 Ore, la cordata cinese guidata da Insigma avrebbe presentato un’offerta vincolante per il 100% di Ansaldo Breda, mentre non sarebbe arrivata nessuna comunicazione da parte dei giapponesi di Hitachi. A detta del quotidiano la cordata cinese, attraverso la China Merchants Bank, ha confermato un impegno finanziario superiore a 1,5 miliardi di euro. Collegata all’operazione Ansaldo Breda vi è anche l’acquisto di Ansaldo Sts, di cui Finmeccanica detiene una quota pari al 40 per cento. Fca ha guadagnato l’1,42% a 9,25 euro dopo i dati sulle immatricolazioni di nuove auto in Europa. A novembre il gruppo ha venduto nel Vecchio Continente quasi 58 mila vetture, il 3,6% in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno, mentre la quota di mercato è salita al 5,8 per cento. Nei primi undici mesi del 2014 le immatricolazioni di Fca sono aumentate del 3,2% a 712 mila unità. Rimbalzo dei titoli del settore oil nonostante i nuovi minimi a cinque anni del petrolio: Eni ha mostrato un progresso del 3,91% a 13,81 euro, mentre Saipem è avanzata del 4,86% a 8,615 euro.

Bene anche Enel Green Power (+2,98% a 1,725 euro) che ha annunciato la cessione della quota detenuta nella joint venture La Geo che genererà una plusvalenza pari a 110 milioni di euro. Telecom Italia (+0,50% a 0,90 euro) è rimasta al centro di continue voci sulle attività in Brasile. In un’intervista a Bloomberg, il ceo della brasiliana Oi, Bayard De Paoli Gontijo, ha dichiarato che se dovesse fare un’offerta per Tim Brasil utilizzerebbe parte dei fondi ricavati dalla vendita di Portugal Telecom. Lo stesso De Paoli Gontijo, in un’intervista su Il Sole 24 Ore, si è invece dichiarato disponibile a discutere con Telecom Italia una fusione con Tim Brasil. Per gli analisti di Equita le dichiarazioni confermano che il consolidamento sul mercato brasiliano è imminente.