Roma, 3 nov. (LaPresse) – “Lo smobilizzo del tfr maturando inciderebbe negativamente sulla capacità della previdenza complementare (o del tfr se percepito alla fine della carriera) di integrare il sistema pensionistico pubblico, che in prospettiva presenta bassi tassi di sostituzione, soprattutto per i giovani, mediamente più soggetti a vincoli di liquidità”. Così il vicedirettore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, nel corso di un’audizione sulla manovra davanti alle commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato. “L’adesione dei lavoratori a basso reddito – ha sottolineato – all’iniziativa aggrava il rischio che questi abbiano in futuro pensioni non adeguate”. “E’ dunque cruciale – ha aggiunto – che la temporaneità del provvedimento, motivato dalla fase congiunturale eccezionalmente avversa, venga mantenuta”.
DL STABILITA’ REALIZZA RIDUZIONE CUNEO FISCALE – Il disegno di Legge di stabilità, ha detto inoltre, “realizza una significativa riduzione del cuneo fiscale sul lavoro”. “Alcuni interventi” previsti dalla legge di stabilità, ha detto ancora, “sono potenzialmente in grado di incidere sull’evasione: data la natura dei fenomeni considerati, gli effetti di gettito vanno stimati con cautela”.
SCENARIO MACROECONOMICO CONDIVISIBILE, MA RISCHI – “Nonostante l’aumento della volatilità sui mercati finanziari osservato nelle ultime settimane, lo scenario macroeconomico programmatico su cui poggia il disegno di Legge di stabilità rimane nel complesso condivisibile”, ha spiegato il vicedirettore generale della Banca d’Italia.”Come rivelato, esso è soggetto a rischi al ribasso che rendono ancora più importanti politiche volte a ridurre l’incertezza e a sostenere la crescita”, ha aggiunto Signorini.
AVANTI CON CONTRASTO EVASIONE FISCALE – “L’azione efficace di contrasto all’evasione deve proseguire – ha affermato ancora – e non deve comportare in prospettiva un aumento degli oneri amministrativi per i contribuenti, che in Italia sono già molto elevati”.