Roma, 31 ott. (LaPresse) – L’inflazione in Italia a ottobre risale leggermente allo 0,1% annuo, a fronte del -0,2% registrato a settembre. Lo rileva l’Istat. Su base mensile i prezzi al consumo mostrano un incremento dello 0,1%. L’inflazione acquisita per il 2014 aumenta allo 0,3% dallo 0,2% di settembre. Ancora sostanzialmente fermi i prezzi del carrello della spesa. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona non variano a ottobre sul mese precedente e crescono dello 0,1% in termini annui (il tasso annuo era nullo a settembre).
CONFESERCENTI: INCREMENTO DOVUTO AD AUMENTO BOLLETTE – “Il piccolo incremento dell’inflazione ad ottobre è dovuto soprattutto a fattori stagionali e alle tariffe, in particolare all’aumento delle bollette energetiche”. Così Confesercenti sui dati provvisori sui prezzi al consumo di ottobre diffusi dall’Istat. “Si tratta quindi – prosegue l’associazione – di un ulteriore appesantimento per imprese e famiglie, che avrà un effetto negativo sui consumi, che continuano ad essere fermi, come dimostrano il dato bassissimo dell’inflazione acquisita (+0,3%) e la diminuzione su base mensile (-0,1%) dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto che suggeriscono ancora la permanenza dell’Italia in area deflazione”. Per Confesercenti “in uno scenario come questo, rimane la necessità di dare uno shock positivo a sostegno del mercato interno, senza il cui rilancio l’Italia non riuscirà ad imboccare la strada della crescita. Anche sul piano dell’occupazione, infatti, i pochi segnali confortanti probabilmente non riguardano i settori che più di altri lavorano per il mercato interno”. “Ecco perché Confesercenti chiede misure forti e strutturali sul piano fiscale per alleggerire il carico di imprese e famiglie, controbilanciate da tagli agli sprechi e alla spesa pubblica che siano meno timidi di quelli finora indicati dalla legge di stabilità”, conclude l’associazione.
CODACONS: RISALITA PREZZI È SOLO GOCCIA IN MARE CRISI – L’incremento del tasso di inflazione dello 0,1% registrato ad ottobre dall’Istat è per il Codacons “una goccia nel mare della crisi economica”. “La risalita dei prezzi dello 0,1% nell’ultimo mese è assolutamente insufficiente e non consente certo di parlare di ripresa – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi – L’inflazione acquisita per il 2014 allo 0,3% ci dice chiaramente che la situazione in cui versa l’economia italiana è più che negativa, con il commercio che risente del pesante calo dei consumi operato dalle famiglie e i listini al dettaglio al palo. Non a caso il lieve aumento del tasso di inflazione è stato determinato principalmente dal rialzo dei prezzi del gas e dell’energia – prosegue Rienzi – e non certo da una ripresa del commercio e degli acquisti da parte dei cittadini, che a fine 2014 faranno registrare ancora segno negativo”.