Istat: Al 20% delle famiglie più povere il 7,9% del reddito totale

Milano, 30 ott. (LaPresse) – Il 20% più ricco delle famiglie residenti in Italia percepisce il 37,7% del reddito totale, mentre al 20% più povero spetta il 7,9%. Lo rende noto l’Istat nel suo report ‘Reddito e condizioni di vita’ relativo al 2013. Differenze significative si registrano anche rispetto alla ripartizione geografica: il 37,1% delle famiglie residenti nel Sud e nelle Isole appartiene al quinto dei redditi più bassi, rispetto al 13,5% di quelle che vivono nel Centro e all’11,5% delle famiglie del Nord. Nello stesso tempo, nel Nord e nel Centro una famiglia su quattro appartiene al quinto più ricco della distribuzione, quello con i redditi più alti, rispetto all’8,5% di quelle che vivono nel Sud e nelle Isole.

La posizione delle famiglie nei quinti di reddito dipende anche dal numero dei componenti. Soltanto le famiglie composte da un componente risultano ripartite in misura sostanzialmente uniforme fra i diversi quinti. Quelle più numerose, di cinque o più persone, risultano invece più concentrate nel quinto più basso (41,4%) e meno presenti nel quinto più ricco (8,0%). A loro volta, le famiglie di tre componenti risultano più frequentemente collocate nei quinti di reddito alto e medio-alto: il 42,8% di queste famiglie appartiene, in effetti, ai due quinti superiori. Analogo posizionamento si osserva per le famiglie di due componenti. I risultati appena analizzati si associano alla maggiore presenza nel segmento inferiore della distribuzione dei redditi di famiglie con figli, soprattutto se minori; le coppie con figli, infatti, nel 24,0% dei casi appartengono al quinto inferiore della distribuzione (contro il 12,0% delle coppie senza figli).

La posizione delle coppie con figli è relativamente peggiore di quella delle coppie senza figli non solo per quanto riguarda l’appartenenza al quinto dei redditi più bassi, ma anche con riferimento all’intera distribuzione dei redditi. In effetti, il 25,0% delle coppie senza figli appartiene al quinto superiore (contro il 16,8% di quelle con figli). La condizione più grave, ancora una volta, si registra se i figli sono tre o più (il 44,5% di queste famiglie appartiene al quinto di reddito più basso), soprattutto se minori (52,8%). Il numero di percettori di reddito presenti in famiglia è un fattore importante nel determinare la collocazione delle famiglie nei diversi quinti. Il 28,5% delle famiglie con un solo percettore di reddito appartiene al quinto di reddito più basso, mentre il 26,6% delle famiglie con tre o più percettori risulta collocata nel quinto più ricco. Inoltre, delle famiglie con tre o più percettori, solo il 10,3% appartiene al gruppo più povero.