Lavoro, Istat: Salari ancora fermi a settembre, su anno +1,1%

Roma, 24 ott. (LaPresse) – Le retribuzioni contrattuali orarie restano ferme a settembre sul mese precedente, aumentando tuttavia dell’1,1% su base annua. Lo rileva l’Istat. Si tratta di un dato superiore all’aumento dei prezzi, con un’inflazione che nel mese ha segnato un tasso negativo dello 0,4% rispetto ad agosto e una flessione dello 0,2% su settembre 2013. I salari sono fermi da tre mesi consecutivi e, se si considerano gli incrementi mensili marginali dello 0,1%, non si spostano dallo scorso gennaio. Nei primi nove mesi del 2014 la retribuzione oraria media è cresciuta dell’1,3% rispetto al corrispondente periodo del 2013.

Con riferimento ai principali macrosettori, precisa l’istituto statistico, a settembre le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento annuo dell’1,3% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. I settori che a settembre presentano gli incrementi annui maggiori sono: telecomunicazioni (3,1%), estrazione minerali (2,9%), gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (2,6%). Si registrano variazioni nulle in tutti i comparti della pubblica amministrazione e una variazione negativa nel settore dei trasporti, servizi postali e attività connesse (-0,3%).