Milano, 13 ott. (LaPresse) – Piazza Affari ha chiuso in ribasso una seduta ricca di spunti societari, soprattutto il debutto di Fca e il tonfo di Luxottica. In una giornata priva di dati macroeconomici di rilievo e annunci significativi dalla “earning season” statunitense, considerando anche i volumi ridotti a Wall Street per festività, sui mercati riecheggiano ancora le parole di Mario Draghi, governatore della Bce, sulla fragilità della ripresa economica globale. E’ in questo scenario che gli operatori guardano ai prossimi appuntamenti della settimana, in primis l’indice Zew sulle prospettive tedesche in uscita domani, e la stagione degli utili nel comparto tecnologico e bancario negli Stati Uniti. Questa mattina il Tesoro ha collocato Btp per complessivi 6,75 miliardi di euro. Concluse le prime due aste del mese i riflettori vanno al secondo appuntamento con il Btp Italia, in programma dal 20 al 23 ottobre. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,32% a 19.139 punti.
Tonfo di Luxottica (-9,23% a 37,29 euro) dopo l’ennesima dimissione al vertice. Dopo l’addio di Andrea Guerra, anche il co-Ceo Enrico Cavatorta ha deciso nel weekend di lasciare la società di occhialeria. Luxottica ha convocato il Cda per oggi e il presidente Leonardo Del Vecchio intende proporre di cooptare Massimo Vian, attualmente Coo, con il ruolo di co-Ceo affidandogli le deleghe per l’area Operations e Prodotto e, ad interim, le deleghe per le Funzioni Corporate e Mercati. Vendite sostenute anche su STM (-5,36% a 5,29 euro). Questa mattina gli analisti di JP Morgan hanno abbassato la raccomandazione sul titolo a neutral dal precedente overweight. Il target price è stato ridotto a 5 euro dal precedente 8,8 euro. Giudizio abbassato anche da parte di Morgan Stanley a underweight dal precedente equal weight. Il titolo inoltre ha risentito ancora dei deboli i numeri della rivale americana Microchip.
Saipem ha lasciato sul parterre il 2,02% a 14,98 euro in scia alla bocciatura giunta questa mattina da parte di Ubs. Gli analisti della banca d’affari elvetica hanno ridotto la raccomandazione sul titolo della controllata di Eni a sell dal precedente neutral. Generali (-1,52% a 15,52 euro) sotto i riflettori dopo l’intervista del Ceo Mario Greco a Les Echos. “Non abbiamo nessuna intenzione di ridurre la nostra esposizione in Europa, dove realizziamo l’essenziale dei nostri profitti”, ha assicurato il Ceo. Mediaset ha strappato un rialzo dello 0,22% a 2,696 dopo aver guadagnato circa 1 punto percentuale nella seduta di venerdì 10 ottobre. Proprio venerdì Il Sole 24 Ore ha scritto che circolerebbe un dossier su una possibile alleanza Mediaset-Telecom Italia che passerebbe attraverso il conferimento di Mediaset Premium nell’ex monopolista delle telecomunicazioni in cambio dell’8% della società.Nel pomeriggio ha debuttato il titolo FCA (Fiat Chrysler Automobiles) sia a Piazza Affari che a Wall Street. A Milano il titolo della società nata dalla fusione tra Fiat e Chrysler ha chiuso con un rialzo dell’1,22% a 7,025 euro. Positive la maggior parte delle banche: Banco Popolare ha guadagnato l’1,22% a 11,60 euro, Popolare di Milano lo 0,97% a 0,622 euro, Intesa SanPaolo lo 0,90% a 2,226 euro, Unicredit lo 0,34% a 5,82 euro. In controtendenza Mediobanca che ha mostrato una flessione dello 0,54% a 6,445 euro.