Milano, 22 set. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari chiude in ribasso peggiorando nel finale di seduta dopo il deludente dato sulla fiducia dei consumatori dell’Eurozona, scesa a settembre a -11,4 punti, e l’audizione di Mario Draghi al Parlamento Ue. Il numero uno della Bce ha dichiarato che la ripresa nell’area euro sta perdendo impulso e i rischi sono al ribasso. Draghi ha ribadito che l’inflazione resterà bassa nei prossimi mesi, mentre ha giudicato in linea con le attese le richieste delle banche nella prima asta Tltro. La debolezza sui mercati si era già intravista questa mattina a Tokyo dove il Nikkei, dopo la cavalcata fino ai massimi da quasi sette anni, ha tirato il freno in attesa dei dati sulla manifattura cinese di domani. Negativo anche l’andamento di Wall Street dopo il dato sulle vendite di case esistenti, che ad agosto sono scese dell’1,8% mentre il consensus era per un rialzo dell’1%. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto l’1,43% a 20.673 punti.
Vendite sui titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha ceduto il 3,85% a 11,98 euro, Montepaschi il 3,21% a 1,024 euro, Popolare dell’Emilia Romagna il 2,79% a 6,09 euro, Ubi Banca il 2,38% a 6,35 euro, Unicredit lo 0,63% a 6,26 euro, Intesa SanPaolo lo 0,33% a 2,41 euro. In controtendenza Popolare di Milano che ha mostrato un progresso dello 0,78% a 0,639 euro. Pesante Eni (-3,26% a 18,38 euro) che ha scontato lo stacco di un acconto sul dividendo pari a 0,56 euro, con data di pagamento fissata per il prossimo 25 settembre. Giornata di stacco anche STM (-4,13% a 5,91 euro) con un dividendo trimestrale pari a 0,07 euro per azione. Positiva Fiat (+0,70% a 7,835 euro) che in mattinata ha superato quota 8 euro, valore che rappresenta i massimi da inizio maggio. A sostenere il titolo del Lingotto è un report di Mediobanca: gli analisti di piazzetta Cuccia hanno alzato il giudizio sull’azione a outperform dal precedente neutral, portando il target price a 10,5 euro da 8,1 euro. Secondo gli esperti di Mediobanca, inoltre, un eventuale aumento di capitale e l’Ipo di Ferrari potrebbero spingere il titolo Fiat fino a 15,1 euro, praticamente il doppio rispetto ai valori attuali.
Telecom Italia (-0,67% a 0,888 euro) sotto i riflettori dopo le parole di Vincent Bollorè rilasciate alla stampa italiana. Il presidente di Vivendi, nuovo socio di Telecom con una quota del 5,7%, ha dichiarato che sarebbe molto felice di accompagnare nel lungo termine l’equipe di Telecom Italia. “Il riferimento lascerebbe intendere che Vivendi non resterà azionista solo per il tempo di gestire un classamento sul mercato ma con la possibilità di valutare eventuali sinergie industriali”, hanno spiegato gli analisti di Equita. Secondo il broker il cambio di azionista rappresenta una buona notizia per il titolo Telecom Italia.Enel (-0,33% a 4,156 euro) ha perso slancio nel pomeriggio dopo una mattinata trascorsa in territorio positivo in scia alle voci secondo cui il colosso elettrico potrebbe pagare un ulteriore dividendo straordinario da Endesa prima di un eventuale piazzamento di azioni sul mercato, dopo quello da 8,2 miliardi di euro in scia allo scorporo del 60,62% di Enersis. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, il dividendo straordinario in questione potrebbe essere nell’ordine dei 5-6 miliardi di euro.