Borsa, Milano chiude piatta: bene Fiat e Mps

Milano, 10 set. (LaPresse/Finanza.com) – Giornata interlocutoria per Piazza Affari che ha visto l’avanzata di Fiat nel giorno dell’addio di Montezemolo alla presidenza della Ferrari. La seduta di metà ottava si è chiuso con il Ftse Mib in calo di un marginale 0,04% a quota 21.140 punti. Il listino milanese si è mosso in linea con gli altri mercati europei con le attenzioni degli investitori rivolte agli sviluppi della crisi Ucraina e al referendum per l’indipendenza della Scozia in agenda il 18 settembre. Buone le indicazioni della prima asta del mese con il Bot annuale allocato al rendimento di assegnazione pari allo 0,271%, in marginale diminuzione rispetto allo 0,279% della precedente asta dello scorso mese. Si tratta del rendimento di assegnazione più basso dall’introduzione dell’euro. Domani sarà il turno del’asta Btp. Sempre domani in Europa riflettori puntati sulla pubblicazione del Bollettino mensile Bce e in serata il discorso di Mario Draghi.

Protagonista di giornata sin dai primi scambi è stata Fiat che ha chiuso in rialzo dell’1,88% a 7,84 euro. In mattinata è stato ufficializzato l’addio di Luca Cordero di Montezemolo alla Ferrari. Il nuovo presidente del Cavallino Rampante sarà l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne. L’ad del Lingotto ha subito precisato che non c’è la minima intenzione di integrare Ferrari in Fiat-Chrysler. “Bisogna proteggere l’integrità della Ferrari. Il successo della Ferrari è dovuto al fatto che si un marchio unico, che non può appoggiarsi al resto del gruppo”, ha detto Marchionne in conferenza stampa escludendo che sia in agenda l’Ipo della Ferrari, su cui eventualmente si dovrebbe esprimere il cda. Buona performance anche per Cnh Industrial (+1,42%).

Prosegue anche la striscia positiva di Telecom Italia (+0,59%) che attende novità in merito alle offerte per Tim Brasil. Tra le banche spicca il balzo odierno di Banca Mps (+1,80% a 1,129 euro) dopo la debolezza delle scorse sedute. Il presidente di Axa, Henry de Castries, ha fatto sapere che il gruppo non entrerà nel patto di sindacato di Mps per i vincoli regolamentari cui è soggetto negli Stati Uniti.