Bonanni a Renzi: Sfidi il sindacato su scolta riformista

Roma, 20 ago. (LaPresse) – “Spero che Renzi sia il driver di un riformismo che un sindacato come quello che rappresento aspetta da tempo. So che un piano di riforme serio potrà comportare nuovi sacrifici e scelte dolorose per noi ma accetto la discussione. In tutto il sindacato ci vuole una scossa forte per garantire una svolta importante al Paese ma le forze riformiste della politica devono aprire la strada a un lavoro comune con le parti sociali che hanno un ruolo fondamentale. Senza scontri più o meno ovattati. Aspetto da Renzi questa ventata di cambiamento: sfidi il sindacato. La condizione che chiedo è di avere di fronte un premier che in modo trasparente metta sul tavolo tutte le priorità, tagli e riforme”. Così Raffaele Bonanni, leader della Cisl, in un’intervista al ‘Sole 24 ore’. Il sindacato, aggiunge, non si tira indietro purché la classe politica “faccia la sua parte perché finora non si è toccata la sostanza che non è certo la riforma del Senato”. Il presidente del Consiglio, aggiunge Bonanni, “ha preferito chiudere la porta in faccia a tutta la rappresentanza per perseguire la sua lotta sorda contro la Cgil. Io invece lo incoraggio a una posizione riformista, ci deve sfidare. Ma non lo fa. Allora mi chiedo se ha davvero un progetto o se invece non ha ancora maturato una visione e scarica la colpa sui sindacati. Se non è così, ci metta nelle condizioni di dire dei sì e dei no. E vediamo chi blocca le riforme”. “La realtà è fatta di dialettica – conclude il leader Cisl – Quello che chiedo a Renzi è di non rifiutare il confronto solo perché non vuole la Cgil. Se pensa di poter fare tutto da solo, senza organizzazioni che possono gestire le opinioni a livello territoriale, auguri”.