Milano, 1 ago. (LaPresse) – Ancora una seduta intonata al ribasso per Piazza Affari che ha aperto il mese di agosto con una flessione di oltre l’1%. Sul mercato hanno continuato a pesare i timori legati alle difficoltà della banca portoghese Banco Espirito Santo, anche oggi in caduta libera sulla Borsa di Lisbona. La perdita monstre del primo semestre con ogni probabilità costringerà la banca lusitana a ricorrere a un cospicuo aumento di capitale per rafforzare i ratio patrimoniali. Sul fronte macro i dati di luglio circa l’andamento del mercato del lavoro statunitense, con non farm payrolls più deboli del previsto (+209mila rispetto alle +233 mila attese) e disoccupazione salita al 6,2%, hanno in parte allontanato la prospettiva di un rialzo anticipato dei tassi da parte della Federal Reserve. In chiusura l’indice Ftse Mib ha ceduto l’1,01% a 20.362 punti dopo aver toccato nel corso della seduta un minimo sotto quota 20.300 punti, livello più basso delle ultime sei settimane.

Tra i titoli che sono riusciti a schivare le vendite spicca Intesa Sanpaolo (+1,26% a 2,2558 euro ) che si è giovata dei conti trimestrali oltre le attese. Ca’ de Sass ha chiuso il primo semestre del 2014 con un utile netto balzato del 70,6% a 720 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel secondo trimestre l’utile netto è salito a 217 milioni di euro, nettamente oltre le attese degli analisti interpellati da Bloomberg ferme a 118,7 milioni di euro. Tra i peggiori Gtech (-3,94% a 17,28 euro) e Atlantia (-3,08%), entrambe accolte da diffusi ordini di vendita dopo la diffusione dei conti trimestrali. Gtech ha annunciato per il secondo trimestre un utile netto di 60,8 milioni di euro, in calo del 9,6% dai 67,3 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. In flessione anche i margini: l’Ebitda è ammontato a 267 milioni rispetto ai 273 milioni del secondo trimestre del 2013 mentre l’utile operativo è stato di 156 milioni rispetto ai 161 milioni di dodici mesi fa.

Atlantia ha invece archiviato il primo semestre con un utile netto di 352 milioni di euro, in aumento del 23% rispetto ai 287 milioni registrati nell’analogo periodo nel 2013, mentre i ricavi sono aumentati del 26% a 2.485 milioni di euro (+10% a parità di tassi di cambio e di perimetro di consolidamento). Inoltre oggi gli analisti di Banca Akros hanno tagliato la raccomandazione su Atlantia a hold dal precedente accumulate.

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