Sea, Gamberale: Accuse infondate, tuteleremo fondo F2i

Milano, 24 giu. (LaPresse) – Il fondo F2i e l’a.d. Vito Gamberale definiscono “infondate” le accuse mosse nei suoi confronti dalla procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta sulla vendita di quote Sea da parte del Comune. Gamberale annuncia che i suoi legali domani terra una conferenza stampa a “tutela del fondo F2i”. “È indetta per domani, alle 12:30, una conferenza stampa, a Milano, presso la sede di F2i, da parte dell’ing. Vito Gamberale, del dr. Mauro Maia – è scritto in una nota diffusa dalla società – e dei loro legali milanesi, prof. Angelo Giarda ed avv. Gianpiero Biancolella. La conferenza avviene con la condivisione della Prof.ssa Paola Severino, trattenuta fuori Milano da altri impegni”. “E’ intenzione di Gamberale e Maia, indagati per la vicenda in oggetto – prosegue la nota – rompere un rispettoso e doveroso silenzio finora osservato, vista la decisione assunta al termine delle indagini preliminari da parte della Procura; Certamente gli indagati non intendono sottrarsi alla sede propria del confronto e del giudizio; Intendono solo anticipare la divulgazione delle prove agli atti che, inconfutabilmente, costituiscono riscontro alla infondatezza delle accuse mosse loro. La necessità della divulgazione è suggerita dalla esigenza e responsabilità di tutelare, prima di tutto, il Fondo F2i, i relativi Investitori Istituzionali, nonché ribadire la correttezza del modo con cui F2i opera sul mercato- Si vuole anche tutelare l’onorabilita’ e la reputazione degli amministratori tutti (CdA compreso) e dell’intera struttura. In particolare – si legge ancora – verranno resi pubblici i documenti che oggettivamente comprovano le ragioni dell’offerta di 1 euro in più sopra la base d’asta, ingiustamente ritenuto elemento di sospetto dalla Procura”. “Verranno prodotti documenti che comprovano le ragioni delle condotte tenute dalla Srei e dal suo rappresentante, il sig. Sahai. Condotte – precisa il comunicato – di certo non condizionate da (o conseguenza di) insussistenti accordi ipotizzati dalla Procura. Si sente il dovere di dare un contributo concreto alla diffusione conoscitiva di tutta la vicenda, del tutto inconsistente come materialita’- Gli imputati Gamberale e Maia hanno, finora, assistito in silenzio al dibattito apertosi in Procura, e che vede questo fascicolo come un oggetto fondamentale della contesa. Gamberale e Maia non possono sentirsi strumenti di un confronto istituzionale, obiettivamente in essere, che li potrebbe riguardare come cittadini, ma non puo’ assolutamente penalizzarli come indagati”.