Rai, Garante: Sciopero dell’11 giugno è illegittimo. Senato dà via libera a tagli 150 milioni euro

Roma, 3 giu. (LaPresse) – L’Autorità di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali ha valutato come “non conforme alla legge” la proclamazione di sciopero dei sindacati dei lavoratori della Rai per il prossimo 11 giugno. La decisione dell’Authority arriva prima che le commissioni Bilancio e Finanze del Senato diano il via libera all’articolo 21 che prevede il taglio da 150 milioni di euro alla Rai. Salve le sedi regionali, con un organico adeguato alla produzione, e possibile vendita di una quota di Rai way.

SCIOPERO ILLEGITTIMO. In particolare, secondo il Garante, “la proclamazione non rispetta la regola, ben nota alle organizzazioni sindacali, dell’intervallo di dieci giorni tra due scioperi che insistono sullo stesso settore, considerata, infatti, l’azione di sciopero del sindacato Usb prevista per il prossimo 19 giugno e precedentemente comunicata”. L’Autorità, conclude il comunicato, “ha invitato pertanto i sindacati proclamanti ad adeguarsi a quanto stabilito, anche alfine di non essere oggetto di provvedimenti sanzionatori”.

CAMUSSO – “E’ grave sostenere che lo sciopero è umiliante: i lavoratori non si umiliano, ma cercano di cambiare la situazione”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, nel corso di una conferenza stampa al teatro delle Vittorie, replica alle parole del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha definito “umiliante” lo sciopero dei dipendenti della Rai per i tagli previsti nel decreto Irpef. “Qualsiasi controparte – ha aggiunto Camusso – sa che lo sciopero fa parte delle cose normali e in questo caso il Governo è la controparte”. “Se cambiano le condizioni si valuta” se proseguire con lo sciopero indetto o meno, ma “se cambiano le condizioni, se il decreto sarà fatto in modo diverso”, ha aggiunto Camusso. “Si valuta – ha concluso – se si apre un confronto, se si va più in là degli annunci”.