Trento, 1 giu. (LaPresse) – “Lo sviluppo dell’Alfa Romeo nei prossimi 5 anni sarà completamente realizzato in Italia. L’ho detto il 6 maggio e lo confermo”. La rassicurazione arriva dalle parole dell’ad di Fca, Sergio Marchionne, intervenendo al Festival dell’Economia di Trento. “Ho visto mercoledì l’ultimo prototipo – ha spiegato – e siamo nella direzione giusta. Nel terzo trimestre del 2015 vedremo i primi frutti, oggi abbiamo 300 ingegneri che ci lavorano, e saliranno a 600. Con Chrysler oltre alla forza finanziaria, abbiamo acquisito anche una rete commerciale fortissima negli Usa, è un mondo diverso che ci ha permesso il recupero dell’Alfa”.
A proposito dell’acquisizione della casa automobilistica americana, l’ad di Fca ha spiegato che “senza Obama come presidente, come persona che doveva decidere, non credo che avremmo salvato la Chrysler”. Senza Chrysler, ha aggiunto, “la Fiat era troppo piccola, ci avrebbero fatto fuori in 6 secondi. Ora non possono più farlo”, ha detto Marchionne riferendosi ai competitor tedeschi. “Sul fronte delle relazioni industriali, la cultura italiana non ha apportato nulla nello sviluppo di Chrysler”, ha detto Marchionne durante l’intervista di Roberto Napoletano. Diverso il discorso industriale, dove invece sui processi “quanto fatto dal 2004 in Italia ha influito molto”.
Marchionne ha poi lasciato spazio anche a una battuta sulla Formula 1 e la Ferrari, “speriamo”, ha detto, “che cominci a vincere domenica prossima. Pregare purtropo non basta”.
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