Torino, 27 mag. (LaPresse) – “Fu Umberto Agnelli a indicare Marchionne. Mi chiamò un giorno per farmi conoscere i consiglieri e in particolare Marchionne. Poi parlando con lui mi resi conto che era una persona molto speciale”. Lo ha detto l’ex presidente di Ifil e presidente onorario di Exor, Gianluigi Gabetti, ricordando Umberto Agnelli prima dell’inizio della messa per il decennale della scomparsa dell’ex presidente del Lingotto, alla Consolata di Torino. “La memoria di Umberto – ha aggiunto Gabetti – si mescola con quella dell’avvocato (Giovanni Agnelli, ndr), erano diversi ma credevano negli stessi principi. Per loro esisteva la Fiat, Ifil era importante per organizzare i soci, ma per loro l’importante era la Fiat. Questo sentimento era fortissimo per entrambi”. Umberto Agnelli, ha raccontato ancora Gabetti, “sull’auto aveva grandissima preoccupazione, perchè non aveva molta fiducia in Morchia. Allora mi disse di tenere tutto sotto controllo”.
Fiat, Gabetti: Fu Umberto Agnelli a indicare Marchionne

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