Borsa, Milano non approfitta dei dati Usa: Mib cede lo 0.42%

Milano, 27 mag. (LaPresse) – Piazza Affari ha chiuso in ribasso tirando il freno dopo l’exploit post elettorale. Il listino milanese non ha sfruttato l’andamento positivo di Wall Street dove l’indice S&P 500 ha toccato il nuovo record a 1.912 punti. Sul secondario lo spread è risalito in area 160 punti base con il rendimento del Btp decennale che è rimasto sotto la soglia del 3%. Questa mattina il Tesoro ha collocato 3 miliardi di euro di Ctz con un rendimento dello 0,786%, invariato rispetto all’asta precedente. Domani appuntamento con i Bot a 6 mesi, mentre giovedì sarà la volta dei Btp. Riscontri positivi sono arrivati dai dati Usa: gli ordini di beni durevoli ad aprile sono cresciuti dello 0,8% battendo le attese che erano ferme a -0,7%, mentre la fiducia dei consumatori di maggio è salita a 83 punti dai precedenti 81 punti. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso del 0,42% a 21.403 punti.

Tra le banche spunto della Popolare di Milano (+2,48% a 0,66 euro) dopo che l’aumento di capitale si è chiuso con la raccolta di 497 milioni di euro e la sottoscrizione del 99,5% del capitale. Il fondo Athena Capital di Raffaele Mincione ha aderito parzialmente alla ricapitalizzazione, scendendo da circa il 7% al 5,7% a causa della mancata soluzione “delle note problematiche attinenti alla governance”. Nel caso in cui la situazione non dovesse cambiare, “Athena Capital non effettuerà ulteriori investimenti nella banca”, ha fatto sapere l’azionista. Bene anche Banco Popolare (+0,75% a 13,36 euro), Popolare dell’Emilia Romagna (+0,93% a 8,07 euro) e Mediobanca (+0,20% a 7,185 euro). Deboli invece le performance di Intesa SanPaolo (-0,99% a 2,39 euro) e Ubi Banca (-1,90% a 6,445 euro).

Positiva Fiat (+1,11% a 7,705 euro) in scia ad un report di Barclays che ha riavviato la copertura sul Lingotto con giudizio overweight e target price a 9 euro. Brillante Mediaset che svetta nel paniere principale di Piazza Affari con un rialzo del 2,49% a 3,62 euro. Saipem ha mostrato una flessione dell’1,58% a 19,27 euro nonostante si è aggiudicata un nuovo contratto nella divisione “Engineering & Construction” nella regione del Caucaso e nuovi contratti “Drilling” in Medio Oriente per un valore di circa 750 milioni di dollari. Male anche Terna (-1,47% a 3,876 euro) con l’assemblea che oggi ha nominato il Consiglio di amministrazione per il triennio 2013-2016 e ha eletto Catia Bastioli presidente della società. Tra i peggiori di giornata sul Ftse Mib da segnalare Finmeccanica che ha lasciato sul parterre il 2,15% a 5,905 euro.