Milano, 22 mag. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in ribasso confermando l’incertezza in vista delle elezioni europee di domenica. Anche sul secondario è tornata un po’ di tensione con lo spread risalito sopra quota 185 punti base. A pesare anche la lettura preliminare di maggio del Pmi manifatturiero della zona euro, sceso a 52,5 punti e sotto le stime degli analisti che indicavano 53,2 punti. Il listino milanese, maglia nera d’Europa, non ha sfruttato l’andamento positivo di Wall Street dopo i verbali della Fed da cui non è emerso nessun dettaglio significativo sui tempi e le modalità di un possibile rialzo anticipato dei tassi d’interesse. Secondo la Fed vi sono ancora rischi legati all’andamento del mercato immobiliare, ma ciò che preoccupa maggiormente è lo scenario internazionale, in particolare la crisi in Ucraina. Dopo una serie di dati Usa contrastanti (sussidi disoccupazione, leading indicator e vendite di case esistenti) a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso dell’1,09% a 20.372 punti.
Vendite sul comparto bancario: Banco Popolare ha ceduto il 2,20% a 11,98 euro, Popolare dell’Emilia Romagna il 3,18% a 6,99 euro, Popolare di Milano l’1,52% a 0,58 euro, Intesa SanPaolo l’1,39% a 2,268 euro, Unicredit l’1,42% a 5,89 euro, Mediobanca il 2,84% a 6,67 euro. Ancora debole il Montepaschi (-2,60% a 20,90 euro) dopo aver perso ieri circa 2,5 punti percentuali nel giorno del via libera da parte dell’assemblea all’aumento di capitale da 5 miliardi di euro. L’aumento servirà a ripagare i Monti Bond e ad affrontare con un profilo più solido gli stress test che verranno condotti dalla Banca centrale europea. L’obiettivo, dichiarato dall’Ad Fabrizio Viola, è quello di lanciare l’aumento durante la prima parte di giugno e portarlo a termine entro luglio. Male Unipolsai (-3,80% a 2,276 euro) con la Guardia di Finanza che questa mattina ha avviato perquisizioni nella sede bolognese della compagnia assicurativa. Secondo le principali agenzie di stampa, le perquisizioni sarebbero state disposte dal pm di Milano, Luigi Orsi, per presunti illeciti in merito all’operazione di fusione tra Unipol Assicurazioni, Premafin, Milano Assicurazioni e Fondiaria-Sai da cui è nata UnipolSai. L’atto di fusione per incorporazione delle primi tre società in FonSai è stato stipulato a fine 2013 ed è divenuto efficace dal 6 gennaio 2014 dopo l’iscrizione dell’atto nel registro delle imprese.
Debole il settore dell’energia dopo la buona performance di ieri: in particolare Enel ha perso il 2,07% a 3,964 euro, mentre Saipem è arretrata del 2,91% a 18,64 euro. STM ha lasciato sul parterre l’1,72% a 6,83 euro pagando la bocciatura da parte di Hsbc. Gli esperti hanno tagliato la raccomandazione sul gruppo dei chip a underweight dal precedente neutral. Di contro Mediaset ha mostrato un progresso del 2,63% a 3,434 euro in scia alla promozione arrivata questa mattina dagli analisti di BofA Merrill Lynch. Il broker ha alzato il giudizio sul titolo del Biscione a buy dal precedente neutral, portando il target price a 4,10 euro dal precedente 4 euro. “L’upside offerto dalla pay-tv potrebbe realizzarsi attraverso un deal nel corso delle prossime settimane”, hanno spiegato gli esperti della banca americana.
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