Parigi (Francia), 14 mag. (LaPresse) – Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 7,5% in marzo nell’area Ocse, dove nel mese si sono registrati 45,9 milioni di disoccupati, 4 milioni in meno rispetto al picco di aprile 2010 ma ancora 11,3 milioni in più rispetto a luglio 2008. Lo riferisce l’organizzazione internazionale con sede a Parigi, precisando che il tasso è rimasto stabile anche nell’eurozona, all’11,8% per il quarto mese consecutivo, pari comunque a 0,2 punti percentuali in meno rispetto a un anno prima. L’Ocse certifica per l’Italia una disoccupazione al 12,7% in ognuno dei primi tre mesi del 2014, mentre ricorda come sia “eccezionalmente elevata” quella giovanile, che a marzo ha toccato il 42,7%.

Il tasso è rimasto stabile anche in Giappone (3,6%) e Stati Uniti (6,7%), anche se sulla disoccupazione statunitense gli ultimi dati segnalano una flessione di 0,4 punti percentuali al 6,3% in aprile. Tornando ai dati di marzo, l’Ocse sottolinea che la disoccupazione è calata di 0,1 punti in Canada, al 6,9%, di 0,3 punti in Australia, al 5,8%, e di 0,4 punti in Corea, al 3,5%. Il tasso di disoccupazione femminile in tutta l’area è aumentato di 0,1 punti percentuali al 7,7%, mentre quello maschile è sceso della stessa quntità ma attestandosi al 7,4%. I tassi ‘di genere’ sono tuttavia calati per entrambi i sessi su un anno prima, rispettivamente di 0,4 e 0,5 punti percentuali. La disoccupazione giovanile, al 15,5% a marzo nell’area Ocse, è di 0,8 punti inferiore se paragonato con quello dello stesso mese del 2013, ma ancora 2,5 punti percentuali superiore a luglio 2008. Il tasso degli under 25 è di 9,1 punti superiore a quello delle persone al di sopra di quell’eta (6,4%) e l’organizzazione ricorda come sia particolamente alta in alcuni Paesi dell’eurozona. Oltre all’Italia, l’Ocse cita la Grecia (56,8% a gennaio, ultimo mese disponibile), la Spagna (53,9%) e il Portogallo (35,4%).

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata