Casa, compravendite -9,2% nel 2013, mai così male dal 1985

Roma, 13 mag. (LaPresse) – Il mercato immobiliare delle abitazioni in Italia continua la sua discesa anche nel 2013, raggiungendo la quota di 407 mila unità immobiliari pari ai minimi dalle 430 mila registrate nel 1985, quasi trent’anni fa. Lo rileva il Rapporto 2014 dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate e dall’Abi. Il picco di unità immobiliari compravendute è stato toccato nel 2006 con 877 mila unità. In particolare, nel 2013 il volume di compravendite di abitazioni in Italia, con la sola esclusione dei comuni delle province di Trento e Bolzano, è stato pari a 406.928 unità, -9,2% rispetto al 2012 (448.364). Tuttavia, sottolinea il rapporto, va ricordato come nel corso del 2013 il mercato abbia mostrato tassi di calo in rallentamento, a partire dal -13,7% nel primo trimestre fino al -7,5% dell’ultimo trimestre dell’anno.

PERSO VALORE PER 8 MLD. Per l’acquisto di abitazioni nel 2013 il mercato immobiliare ha perso circa 8 miliardi: si sono spesi infatti 67,5 miliardi di euro a fronte dei 75,7 miliardi registrati nel 2012. Il calo è diffuso in tutto le aree del Paese con il tasso più elevato al Sud, -13,4%, con un tasso intorno al -12% per il Centro e le Isole, e cali poco sotto il 10% per le due aree del Nord. Il calo del fatturato è poco più elevato nei comuni non capoluogo (-12%) rispetto ai capoluoghi (-9,2%).

MIGLIORA CAPACITA’ ACQUISTO. Migliora la capacità delle famiglie di acquistare casa. Lo rileva l’indice di ‘affordability’, calcolato nel Rapporto. A fine 2013 l’indice, che incorpora i prezzi, redditi e tassi sui mutui, risultava pari al 6,7%, 2,1 punti percentuali in più della prima metà dell’anno scorso, ritornato sui livelli del primo semestre del 2006 e su valori superiori alla media del campione temporale considerato. Inoltre, viene ancora spiegato nel rapporto, il primo trimestre del 2014 dovrebbe aver segnato un ulteriore miglioramento delle condizioni di accesso all’acquisto di un’abitazione da parte della famiglia media: a marzo di quest’anno l’indice dovrebbe aver toccato un nuovo massimo locale pari al 7,1%, valore non più toccato dall’aprile del 2006, in miglioramento di 4 decimi di punto rispetto al dato di fine 2013.

RIPRESA MUTUI. Nei primi tre mesi del 2014 le erogazioni di nuovi mutui hanno registrato un incremento superiore al 20% rispetto allo stesso periodo del 2013, quando è proseguita, ma attenuandosi, la flessione dei mutui ipotecari registrata nel 2012 (pari a -38,6%) e con 143.572 unità il calo risulta del 7,7%.