Milano, 9 mag. (LaPresse/Finanza.com) – E’ durato poco a Piazza Affari l’effetto delle parole di Mario Draghi, che ieri ha aperto alla possibilità di un taglio dei tassi nella prossima riunione della Banca centrale europea, oltre a nuove misure espansive per contrastare la bassa inflazione della zona euro. Dopo la brillante performance di ieri oggi Piazza Affari ha chiuso in ribasso con l’indice Ftse Mib che ha ceduto l’1,56% a 21.390 punti. Le vendite sono tornate sul comparto bancario, che non sfruttano lo spread Btp-Bund rimasto sotto quota 150 punti base. Il rendimento del bond decennale italiano si è confermato sotto il 3%, appena sopra i minimi storici. La prossima settimana l’attenzione sarà rivolta ai dati sul Pil del primo trimestre di diversi Paesi dell’Eurozona e sulla lettura finale di aprile dell’inflazione del Vecchio Continente.

Le vendite sono tornate a colpire i titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha ceduto il 5,75% a 13,09 euro, Popolare dell’Emilia Romagna il 6,99% a 7,64 euro, Popolare di Milano il 5% a 0,608 euro, Ubi Banca il 4,86% a 6,455 euro, Intesa SanPaolo il 2,36% a 2,396 euro, Unicredit il 2,88% a 6,225 euro. Nel settore finanziario giornata decisamente negativa anche per Azimut, che ha lasciato sul parterre il 4,54% a 21,01 euro, e Mediobanca, che ha mostrato una flessione del 5,38% a 7,20 euro.

Fiat (+1,20% a 7,53 euro) è rimbalzata dopo due sedute deludenti. Secondo Fitch il piano industriale 2014-2018 di Fiat-Chrysler ha target finanziari ambiziosi ma rischi di esecuzione molto alti. Fitch ha il rating BB- su Fiat con outlook negativo.Ancora vendite su Cnh Industrial (-4,12% a 7,91 euro) che ieri ha annunciato di aver chiuso il primo trimestre del 2014 con ricavi per 7,54 miliardi di dollari, stabili rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’utile netto si è attestato a 101 milioni di dollari, in flessione del 50% dai 151 milioni del primo trimestre del 2013. In forte ribasso Prysmian (-5,35% a 16,09 euro) all’indomani della pubblicazione dei conti del primo trimestre chiuso con profitti in calo del 69,2% a 12 milioni di euro. Sul titolo ha pesato il downgrade giunto questa mattina dagli analisti di JPMorgan che hanno abbassato il giudizio a neutral da overweight con target price fissato a 18 euro. Smentite invece le indiscrezioni di stampa che parlavano di un possibile matrimonio tra Prysmian e la francese Nexans.Buzzi Unicem ha ceduto il 3,96% a 12,83 euro dopo la perdita del primo trimestre pari a 53,4 milioni di euro, comunque in miglioramento rispetto al rosso di 66,9 milioni di un anno fa. I ricavi netti sono stati pari a 496,4 milioni dai 444,9 milioni precedenti. Il margine operativo lordo risulta di 10,3 milioni rispetto ai -8,5 milioni del primo trimestre 2013. Il gruppo piemontese ipotizza per l’intero esercizio 2014 un leggero miglioramento dei risultati operativi rispetto al 2013.

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