Parigi (Francia), 6 mag. (LaPresse) – Via libera all’accordo per il libero scambio di dati fiscali che mette fine al segreto bancario tra i 34 Paesi Ocse, inclusa la Svizzera, e insieme con Argentina, Brasile, Cina, Colombia, Costa Rica, India, Indonesia, Lettonia, Lituania, Malesia, Arabia Saudita, Singapore e Sudafrica. Lo riferisce una nota dell’Ocse, che precisa che l’intesa è stata siglata oggi a Parigi. “Il segreto bancario volge al termine – spiega il comunicato – nel momento in cui i Paesi e i grandi centri finanziari si impegnano oggi allo scambio automatico di infomrazioni tra diverse giurisdizioni”. L’accordo impegna i Paesi a mettere in atto un nuovo standard globale unico per lo scambio automatico di informazioni. Le regole, che sono state sviluppate dall’Ocse e approvate dai ministri delle Finanze dell’Ocse nello scorso febbraio, obbligano i governi ad ottenere tutti i dati finanziari e a scambiare le informazioni automaticamente su base annua. “La frode e l’evasione fiscale – commenta il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria – non sono crimini senza vittime: privano i governi di entrate necessarie per ripristinare la crescita e compromettono la fiducia dei cittadini nell’integrità fiscale”. “L’impegno di oggi di tanti Paesi – aggiunge Gurria – per attuare un nuovo standard globale, facendolo in fretta, è un altro passo importante per garantire che i fordatori fiscali non riescano a nascondere nulla”.