Milano, 2 mag. (LaPresse) – “Il flusso di nuove sofferenze sul complesso dei prestiti è rimasto stabile nell’ultimo trimestre del 2013; dati preliminari indicano che sarebbe diminuito nei primi tre mesi di quest’anno”. E’ quanto si legge nella sintesi introduttiva del primo ‘Rapporto sulla stabilità finanziaria’ relativo al 2014 curato dal dipartimento ricerca economica della Banca d’Italia. “Il deterioramento della qualità del credito si è attenuato” ma “le consistenze dei prestiti deteriorati continuano tuttavia ad aumentare”, si legge ancora nel rapporto.
RIPRESA IN ESPANSIONE MA FRAGILE – In Italia, si legge nel rapporto, la ripresa ciclica si va estendendo ma resta fragile. Nel 2013 le famiglie hanno registrato una flessione del reddito disponibile inferiore all’anno precedente e quindi si è avuto un calo dell’indebitamento e una ripresa degli investimenti in attività finanziarie. La quota di nuclei familiari finanziariamente fragili aumenterebbe in misura solo modesta anche in scenari macroeconomici avversi.
RISCHI ELEVATI LEGATI A QUADRO MACROECONOMICO – “Restano rischi rilevanti, soprattutto con riferimento all’evoluzione del quadro macroeconomico”, informa ancora la Banca d’Italia. “Conseguenze negative per la crescita e per la stabilità finanziaria nell’area dell’euro potrebbero provenire da un rallentamento delle economie emergenti o da un periodo di bassa inflazione” si legge nella sintesi, pesano anche le tensioni tra Russia e Ucraina. Il tapering Usa, sembra invece fare meno paura.