Francoforte (Germania), 29 apr. (LaPresse) – L’Autorità bancaria europea ha messo a punto lo schema per gli stress test a cui verranno sottoposte le 124 maggiori banche europee, dopo l’esame degli asset condotto dalla Bce. Considerando la deviazione dal livello ufficiale previsto, ridefinita dall’Eba nello scenario più avverso, l’ipotesi sul Pil Ue prevede un calo dello 0,7% nel 2014 e dell’1,5% nel 2015, con una lieve ripresa del +0,1% nel 2016. Si tratta di una contrazione cumulativa del Pil della Ue dal suo livello basale dal -2,2% nel 2014, al -5,6% nel 2015 e -7,0% nel 2016.
Per l’eurozona lo schema vede un Pil in contrazione dello 0,7% quest’anno, dell’1,4% l’anno prossimo e una crescita zero in quello successivo, con una deviazione totale al ribasso del 7% nel 2016. Lo scenario avverso degli stress test simula per l’Italia un deviazione nella traiettoria del Pil atteso di 6,1 punti percentuali al 2016, con un prodotto interno lordo in calo dello 0,9% nel 2014, dell’1,6% nel 2015 e dello 0,7% tra due anni, invece dei rispettivi +0,6%, un +1,2% e un +1,3%. Le banche italiane interessate dall’analisi sono quindici, Carige, Monte dei Paschi di Siena, Piccolo Credito Valtellinese, Banca Popolare di Milano, Intesa San Paolo, Mediobanca, Unicredit, Banca popolare dell’Emilia Romagna, Banca Popolare di Sondrio, Banca popolare di Vicenza, Banco Popolare, Credito Emiliano, Iccrea Holding, Unione Banche Italiane, Veneto Banca.
Lo scenario ipotizzato prevede un crollo dei prezzi delle case nell’Unione europea del 21,2% nel 2016 e nell’eurozona del 19,2%. Per l’Italia lo scenario ipotizzato vede un calo dei prezzi delle case del 13,4% nel 2016. Gli istituti di credito dovranno dimostrare di essere capaci di affrontare perdite potenziali a partire dal 20% quest’anno fino al 60% nel 2016 per quanto riguarda i titoli di Stato in portafoglio. A livello di coefficienti patrimoniali, al termine dell’esame il common equity Tier 1 degli istituti dovrà essere di almeno il 5,5%. Inoltre viene ipotizzato un tonfo delle Borse dell’Ue del 18,6% nel 2014, del 16,6% nel 2015 e del 19,2% nel 2016.
BCE: 6-9 MESI PER PROCEDERE AD AUMENTI. Le banche avranno a disposizione tra i 6 e i 9 mesi per “sopperire alle carenze patrimoniali” dopo la divulgazione dei risultati degli stress test e della “valutazione approfondita” da parte della Bce. Lo riferisce in una nota l’Eurotower, a proposito dell’asset quality review e delle successive simulazioni Eba sulle principali banche europee. In particolare, la Bce evidenzia che le carenze patrimoniali messe in luce nell’esame della qualità degli attivi o nello scenario di base della prova di stress dovrebbero essere appianate entro 6 mesi, mentre quelle individuate nello scenario avverso entro 9 mesi.

