Milano, 17 apr. (LaPresse) – “Alla prova dei fatti, dopo settimane in cui il management ha enunciato volontà di cambiamento della governance verso un modello di public company, il socio Telco ha scelto di non ascoltare le chiare e forti richieste del mercato espresse in assemblea ed in solitaria minoranza ha votato i propri rappresentanti nel cda”. Lo afferma una nota diffusa dalla Findim di Marco Fossati, azionista di Telecom Italia al 5%, che commenta l’esito dell’assemblea dei soci di ieri. Findim, prosegue il comunicato, “è giunta in assemblea dopo un lungo roadshow internazionale di dialogo e confronto con i principali fondi azionisti. D’accordo con la propria lista ha scelto di esprimere il proprio voto in sintonia con il Mercato per stabilire che la richiesta di una governance nuova, indipendente e di vera ed autentica ‘public company’ è maggioritaria nell’azionariato di Telecom Italia”. Secondo la società di Fossati “il rifiuto del socio Telco di accettare la proposta di Findim, avanzata nel corso dell’Assemblea e tesa ad allargare la rappresentanza delle ‘minoranze’ in cda accogliendo 2 candidati della lista di minoranza Findim sull’integrazione di 7 candidati, garantendo a Telco la maggioranza dei consiglieri, dimostra unicamente, e plasticamente, il controllo di fatto che il socio di maggioranza relativa Telco-Telefonica esercita, e pretende di esercitare, su Telecom Italia”.

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