Roma, 15 apr. (LaPresse) – “Il 2014 si è aperto con un quadro macroeconomico in lento miglioramento e con primi segnali di ripresa della domanda interna: consumi, investimenti. La ripresa resta fragile”. Lo ha detto il vicedirettore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, nel corso di un’audizione sul Def davanti alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato nella sala Mappamondo di Montecitorio. Per Signorini “è importante che l’azione riformatrice sia nei fatti incisiva e coerente”.

“CRESCITA CONTRO DISOCCUPAZIONE GIOVANI”. “Per il progressivo riassorbimento della disoccupazione, specie della componente giovanile, più colpita dalla crisi, è necessaria una crescita robusta e duratura”, ha detto il vicedirettore generale della Banca d’Italia.

“DEBITO SIA SOSTENIBILE”. “Assicurare la sostenibilità del debito pubblico resta necessario”, ha spiegato Signorini. “Essa – ha aggiunto – non ci è imposta solo dall’obbligo di rispettare le regole che ci siamo dati in Europa, nè solo dalla preoccupazione, per quanto imprescindibile, di conservare la fiducia dei mercati, conquistata con tanto sacrificio”. “E’ un requisito fondamentale della buona e prudente amministrazione della cosa pubblica”, ha sottolineato.

“RISANAMENTO NON SIA MIOPE”. Per l’alto funzionario di via Nazionale “l’equilibrio finanziario pubblico non si deve perseguire, ovviamente, con strategie miopi: la possibilità di ridurre il peso del debito sul Pil non dipende solo da una gestione prudente delle finanze, ma anche dalla capacità di crescita dell’economia”.

“SPENDING REVIEW FORSE NON BASTA NEL 2015”. Singorini ha spiegato inoltre che “nel complesso, l’analisi delle stime tendenziali suggerisce che nel 2015 i risparmi di spesa indicati come valore massimo ottenibile dalla spending review non sarebbero sufficienti, da soli, a conseguire gli obiettivi programmatici, qualora dovessero finanziare lo sgravio dell’Irpef, evitare l’aumento di entrate appena menzionato e dare anche copertura agli esborsi connessi con programmi esistenti non inclusi nella legislazione vigente”.

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