Roma, 15 apr. (LaPresse) – Nuovo record per le sofferenze lorde delle banche italiane in febbraio, quando si sono attestate a 162 miliardi di euro, in aumento di 1,6 miliardi su gennaio e di circa 34,4 miliardi rispetto a dodici mesi prima. E’ quanto emerge dall’outlook mensile dell’Abi. L’incremento annuo è di circa il 27%. In rapporto agli impieghi le sofferenze si sono attestate all’8,5% (6,5% in febbraio 2013; 2,8% a fine 2007, prima dell’inizio della crisi), valore che raggiunge il 14,4% per i piccoli operatori economici, il 13,7% per le imprese ed il 6,4% per le famiglie consumatrici.

Lieve calo, invece, per le sofferenze al netto delle svalutazioni, che sono scese a circa 78,2 miliardi di euro dai 79,2 miliardi di gennaio, a seguito di operazioni di cessione di prestiti deteriorati. Rispetto a febbraio dello scorso anno sono aumentate tuttavia di circa 16,6 miliardi (+26,9% l’incremento annuo). Il rapporto tra sofferenze nette e impieghi si è collocato in febbraio al 4,27% (4,31% a gennaio 2014 e 3,23% a febbraio 2013).

“MIGLIORA DINAMICA IMPIEGHI”. In lieve ripresa la dinamica dei prestiti delle banche italiane al settore privato, anche se resta il segno meno. Secondo quanto emerge dall’outlook mensile dell’Abi i prestiti a imprese e famiglie ammontano in marzo a 1.434 miliardi di euro, con un calo annuo dell’1,9%, a fronte del -2,6% registrato in febbraio. A novembre scorso la contrazione era ancora pari a -4,5%. Nel complesso i prestiti ai privati sono calati del 3,6% a 1.584,3 miliardi, sempre in marzo, rispetto al -3,9% mostrato nel mese precedente. Il totale dei prestiti ai residenti in Italia, comprese le Amministrazioni pubbliche, si è invece collocato a 1.849,5 miliardi di euro, segnando una flessione annua del 3,2% (-3,4% il mese precedente).

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