Milano, 10 apr. (LaPresse) – “Sebbene dai mercati del lavoro provengano i primi segnali di miglioramento, la disoccupazione resta elevata nell’area dell’euro, unitamente a una capacità produttiva inutilizzata nel complesso considerevole”. Lo scrive la Bce nel bollettino mensile di aprile, sottolineando che il tasso di disoccupazione “sceso nell’ultimo trimestre del 2013 per la prima volta dal primo trimestre del 2011, è rimasto stabile all’11,9 per cento tra ottobre 2013 e febbraio 2014”. Tuttavia, continua il bollettino, “tale recente periodo di stabilità cela una flessione nel numero di disoccupati, che suggerisce che il tasso di disoccupazione abbia superato il suo punto di massimo”. “La graduale normalizzazione dei mercati del lavoro è persino più evidente se si considera la variazione sul periodo corrispondente del tasso di disoccupazione, che ha seguito un andamento calante dall’estate del 2012”, evidenzia l’Eurotower. Inoltre, fanno sapere da Francoforte, “i redditi reali beneficiano di un andamento moderato dei prezzi, in particolare di quotazioni dell’energia più contenute”.
“CRESCITA MODERATA”. “I dati delle indagini congiunturali estese al primo trimestre di quest’anno sono coerenti con il procedere di una crescita moderata, confermando la precedente aspettativa che la ripresa in atto è sempre più sostenuta dal consolidamento della domanda interna”, spiega ancora la Bce nel bollettino. In prospettiva, secondo l’Eurotower, “si dovrebbe concretizzare un ulteriore incremento della domanda interna, favorito dall’orientamento accomodante della politica monetaria, dai continui miglioramenti delle condizioni di finanziamento che si trasmettono all’economia reale e dai progressi compiuti sul fronte del risanamento dei conti pubblici e delle riforme strutturali”.
“UNANIMITA’ SU MISURE NON STANDARD”. Il Consiglio direttivo, viene spiegato nel bollettino, “segue con attenzione gli andamenti nei mercati monetari. Esso è unanime nel suo impegno a ricorrere anche a strumenti non convenzionali nell’ambito del suo mandato per far fronte con efficacia ai rischi di un periodo troppo prolungato di bassa inflazione”. Il consiglio della Bce, inoltre, “è fermamente determinato a mantenere un elevato grado di accomodamento della politica monetaria e a intervenire con prontezza, se necessario”.