Milano, 9 apr. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in rialzo con il Ftse Mib che ha guadagnato lo 0,23% a 21.717 punti, comunque distante dai massimi intraday toccati a 21.887 punti. Questa sera l’attesa è per la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, quando la Banca centrale statunitense ridusse di altri 10 miliardi di dollari il suo piano mensile di acquisto asset portandolo a 55 miliardi di dollari. Piazza Affari si è comunque ripresa dopo un inizio incerto complice lo scivolone di Tokyo, che ha pagato l’apprezzamento dello yen dopo che la Bank of Japan ha deluso le attese di chi si aspettava nuovi stimoli di politica monetaria. Il clima resta comunque improntato alla cautela anche dopo le recenti dichiarazioni di esponenti della Bce che hanno raffreddato l’entusiasmo su un eventuale quantitative easing da parte dell’istituto di Francoforte.
Gli acquisti hanno premiato i titoli del comparto energetico. I colossi pubblici, Eni e Enel, hanno guadagnato rispettivamente lo 0,71% a 18,26 euro e l’1,42% a 4,136 euro. A2A (+1,69% a 0,931 euro) tonica in scia alle parole del direttore generale Renato Ravanelli che in un’intervista a Bloomberg ha dichiarato che il business plan sarà approvato in autunno e prevede un Ebitda 2016 in crescita rispetto a quello previsto per quest’anno. Ravanelli prevede inoltre un ulteriore riduzione del piano costi rispetto ai 70 milioni di euro del piano 2013-15, mentre il payout sarà mantenuto al 60 per cento. “Riteniamo importante verificare quali siano le assunzioni del piano per raggiungere un Ebitda 2016 in crescita e quale sarà il piano d’investimenti”, è il commento degli analisti di Equita.Enel Green Power ha mostrato un progresso dell’1% a 2,016 euro dopo aver terminato la costruzione del terzo ed ultimo impianto del complesso eolico Cristal, nello stato brasiliano di Bahia, nella località di Morro do Chapéu. La realizzazione del complesso eolico ha richiesto un investimento totale di circa 165 milioni di euro. Sul Ftse Mib ha svettato con decisione Yoox (+6,34% a 24,97 euro) recuperando terreno dopo aver perso nell’ultimo mese oltre 25 punti percentuali. Gli analisti di Goldman Sachs hanno confermato il titolo Yoox nella loro “conviction buy list” nonostante il target price sia stato rivisto a 38,5 euro dal precedente 41,5 euro. Il target price fissato da Goldman Sachs implica un potenziale di upside per il titolo pari a circa 34 punti percentuali.
Le banche sono finite sotto la lente di Goldman Sachs. La preferita di Goldman è Intesa SanPaolo (-0,47% a 2,494 euro), promossa a conviction buy dal precedente neutral in scia alla relativa stabilità e alla politica di dividendi annunciata durante la presentazione del piano strategico. Unicredit (-2,43% a 6,405 euro) e Popolare di Milano (-3,47% a 0,723 euro) sono state entrambe bocciate da Goldman Sachs a neutral dal precedente giudizio d’acquisto dopo la recente sovraperformance a Piazza Affari. Per queste due banche “crediamo che le prospettive di recupero siano già pienamente prezzate”, ha spiegato il broker americano. Le vendite hanno colpito anche Ubi Banca (-1,87% a 7,08 euro) e Montepaschi (-1,80% a 0,261 euro).