Ocse: ‘Superindice’ -0,01% a febbraio, ma Italia accelera

Roma, 8 apr. (LaPresse) – La crescita globale mostra segnali di indebolimento per il rallentamento delle maggiori economie emergenti, con l’eccezione della Cina. E’ il quadro che emerge dal ‘superindice’ Ocse, che a febbraio ha registrato un calo dello 0,01 per cento rispetto al mese precedente, quando l’indice era rimasto invariato. Bene invece l’Italia, che vede il suo composite leading indicators salire dello 0,18 per cento dopo l’aumento di 0,15 percento di gennaio. Tra i Paesi messi sotto osservazione dall’Ocse quella italiana è la performance migliore, anche consideranto la variazione su base annua, pari a un +2,46 per cento, a fronte della crescita dello 0,77 per cento del complesso dell’area.

L’organizzazione internazionale con sede a Parigi rileva che per l’eurozona che il superindice ha mostrato un incremento dello 0,10 per cento su mese e dell’1,88 per cento su anno. La Germania ha mostrato un più 0,04 per cento su mese e più 1,54 per cento su anno, mentre la Francia una variazione mensile nulla e più 0,99 rispetto a febbraio 2013. Passando agli Usa, l’indice ha visto una flessione dello 0,09 per cento, con un più 0,25 per cento annuo. Per il Giappone l’Ocse ha rilevato un calo dello 0,02 per cento su mese e un aumento dello 0,65 per cento su anno. Tra i grandi paesi emergenti l’unico dato non negativo è il più 0,01 per cento mensile della Cina. Per l’India il superindice è calato dello 0,07 per cento, per la Russia dello 0,11 per cento e per il Brasile dello 0,21 per cento.