Milano, 8 apr. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in ribasso nel giorno che il Fmi ha presentato il World Economic Outlook dove è tornato a sollecitare azioni forti da parte della Bce per prevenire il crescente rischio deflattivo. In generale le nuove previsioni sono di un +3,6% del Pil globale quest’anno, lo 0,1% in meno rispetto alla precedente stima. Secondo il Fmi l’economia italiana crescerà nel 2014 dello 0,6% dopo il -1,9% registrato nel 2013 e il -2,4% nel 2012. In Italia l’attesa è per la presentazione a mercati chiusi del Def, mentre negli Stati Uniti è arrivata l’ora della stagione delle trimestrali con i conti di Alcoa. Sullo sfondo restano le tensioni in Ucraina: dopo l’annessione della Crimea alla Russia, anche Donetsk chiede a gran voce la secessione da Kiev. In Giappone la Banca centrale ha confermato la sua politica monetaria, deludendo coloro che si aspettavano nuovi stimoli all’economia del Paese. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto l’1,46% a 21.667 punti.
Le vendite hanno colpito il comparto bancario: Banco Popolare ha ceduto il 2,36% a 14,85 euro, Montepaschi il 4,04% a 0,265 euro, Popolare dell’Emilia Romagna il 3,73% a 9,02 euro, Mediobanca il 3,40% a 7,955 euro, Ubi Banca il 2,69% a 7,215 euro, Unicredit il 2,08% a 6,565 euro. Male anche Intesa SanPaolo (-1,87% a 2,506 euro) nonostante la promozione arrivata questa mattina dagli analisti di Mediobanca che hanno alzato il giudizio sul principale gruppo bancario italiano a neutral da underperform. Il target price di Intesa è stato portato a 2,60 euro dal precedente 1,20 euro. “Vediamo un significativo investment case composto da un rialzo della redditività in scia alla stabilizzazione della situazione economica in Italia, a cui bisogna aggiungere un elevato leverage operativo e uno yield al 5% entro la fine del piano”, hanno commentato gli esperti di piazzetta Cuccia. Tra i peggiori di seduta Mediaset che ha lasciato sul parterre il 4,47% a 4,138 euro. STMicroelectronics ha perso l’1,72% a 6,555 euro dopo le indiscrezioni riportate da Il Corriere della Sera secondo cui la società dei semiconduttori potrebbe rilevare parte del personale di Micron Italia. Debole Saipem (-1,40% a 17,55 euro) che, insieme a Tecnicas Reunidas, sarebbe in pole position per l’acquisizione del progetto Jizan relativo ad una raffineria in Arabia Saudita. Il progetto ha già subito ritardi e i principali competitor sul progetto dovrebbero essere player coreani. E’ quanto ha scritto il sito Meed (Middle East Business Intelligence). “Si tratta di un progetto onshore e stimiamo possa valere potenzialmente per Saipem oltre 1 miliardo di euro, circa l’8% della raccolta ordini prevista per il 2014”, hanno scrivono gli analisti di Equita secondo cui l’acquisizione di Jizan aumenterebbe la visibilità sulle nostre stime per Saipem per il 2015.
Enel (-0,63% a 4,078 euro) ha perso lo slancio della mattinata che era stato favorito dalla firma di un Memorandukm d’intesa con la State Grid Corporation of China, la più grande azienda mondiale di distribuzione e trasmissione di energia e leader cinese nel settore. “L’accordo ha come obiettivo la cooperazione nel campo delle tecnologie Smart Grid per lo sviluppo urbano sostenibile e lo scambio di esperienze nella generazione di energia da fonti rinnovabili”, si legge nel comunicato di Enel. La maglia rosa sul Ftse Mib è stata invece indossata da Salvatore Ferragamo che ha svettato con decisione sul paniere principale con un balzo del 4,97% a 22,16 euro.