Unicredit, nel 2013 rosso di 14 mld, in piano 8.500 esuberi

Unicredit, nel 2013 rosso di 14 mld, in piano 8.500 esuberi

Milano, 11 mar. (LaPresse) – Unicredit ha chiuso il 2013 con una perdita netta di 14 miliardi di euro, su cui pesano rettifiche di valore di avviamento per 9,3 miliardi di euro e 7,2 miliardi di accantonamenti per coprire i crediti deteriorati. E’ quanto emerge dai conti resi noti oggi dal gruppo bancario, che chiude il quarto trimestre con una perdita netta di 15 miliardi di euro. Ciononostante, la banca distribuirà un dividendo di 10 centesimi per azione, mediante attribuzione di azioni Unicredit di nuova emissione oppure, su specifica richiesta degli azionisti, mediante versamento in contanti. “Il dividendo è superiore a quello del 2012, passa da 9 a 10 centesimi”, ha sottolineato l’a.d. Unicredit, Federico Ghizzoni, che ha presentato le linee guida del nuovo piano 2013-18, che prevede nel 2014 un utile netto di 2 miliardi di euro, in salita fino a 6,6 miliardi nel 2018. Il piano prevede un reporting distinto del portafoglio non core italiano, che si programma di ridurre del 63% entro il 2018. Tra i punti del piano di Unicredit ci sono anche 8.500 tagli a livello di gruppo, di cui 5.700 in Italia. Il mercato ha gradito i target futuri della banca, con il titolo balzato in Borsa al +6%. “Le fusioni non sono previste nel piano. Ma c’è solo la crescita organica”, ha inoltre sottolineato Ghizzoni rispondendo a chi gli chiedeva di una possibile fusione con Mediobanca. “Mi aspetto che l’asset quality review sarà un esercizio rigoroso, e lo sarà – ha quindi aggiunto – noi siamo tranquilli perché abbiamo fatto più di quanto richiesto. Dovrebbe essere gestito senza grossi problemi dalle grandi banche”. Il beneficio della rivalutazione della quota in Banca d’Italia per Unicredit è stato pari a 1,4 miliardi ante imposte ed è stato registrato in conto economico alla voce profitti netti da investimenti nel quarto trimestre 2013.

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