Bce migliora a +1,2% Pil eurozona 2014
ma Draghi frena: Ripresa lenta

Bce migliora a +1,2% Pil eurozona 2014<br>ma Draghi frena: Ripresa lenta

Francoforte (Germania), 6 mar. (LaPresse) – La Bce ha rivisto leggermente al rialzo le stime sul Pil dell’eurozona nel 2014, portando la crescita al +1,2% dal +1,1% previsto in precedenza. Invariata al +1,5%, invece, la stima sul Pil del 2015. La prima previsione dell’Eurotower sul 2016 indica una crescita dell’1,8% nel 2016. Ad annunciare la revisione delle stime è stato il presidente della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa di Francoforte successiva al Consiglio direttivo che ha mantenuto invariati i tassi al minimo storico dello 0,5%. Draghi tuttavia ha parlato di una “graduale” e “modesta” ripresa, che prosegue “a un ritmo lento”. L’Eurotower ha inoltre limato le proiezioni sull’inflazione nel 2014, portandole all’1% dall’1,1% delle stime di dicembre. La Bce vede inoltre un tasso di inflazione all’1,3% nel 2015, fermo rispetto alla stima comunicata tre mesi fa, mentre per il 2016 l’aumento dei prezzi al consumo è previsto nell’ordine dell’1,5%. Per Draghi nell’eurozona è previsto un “lungo periodo di bassa inflazione”, seguito da una “graduale risalita” del tasso fino a un livello vicino al 2%, coerente con gli obiettivi della Bce.

“BENE UE SU SQUILIBRI”. La Bce “accoglie con favore” le decisioni assunte ieri dalla Commissione Ue e ritiene che sia “chiave” che le raccomandazioni sugli squilibri “siano pienamente implementate” attraverso le riforme, ha dichiarato il presidente Draghi, dopo che ieri Bruxelles ha rilasciato il suo rapporto in merito che ha, fra l’altro, declassato l’Italia tra i peggiori Paesi Ue in termini di equilibri macroeconomici. I piani fiscali dei Paesi dell’eurozona “devono essere in linea con il Patto di stabilità e di crescita” europeo, ha chiosato ancora Draghi.

“STRESS TEST RIGOROSI CONTRO BANCHE ZOMBIE”. “La cosa peggiore sarebbe fare finta che le banche possono prestare e che i problemi non esistono. Le banche zombie non prestano comunque, e non perché ci sono gli stress test”, ha risposto Draghi a un giornalista che gli chiedeva a proposito del prossimo esercizio delle banche europee che sarà condotto dall’Eurotower. Per Draghi “ripristinare la fiducia nelle banche europee” è il motivo per cui viene condotto l’esercizio ed è “la condizione essenziale e necessaria perché si ricominci a investire nel sistema bancario”.

“DA UCRAINA RISCHI NOTEVOLI”. La crisi in Ucraina porta rischi “notevoli” e dalle “conseguenze imprevedibili”, ha affermato il presidente della Bce rispondendo a una domanda sulla crisi nel Paese dell’Europa orientale. Draghi ha precisato che “è difficile dire quale sarà l’impatto nei prossimi 2-3 anni, ad esempio sul mercato dell’energia europeo”, dipende “da molti fattori e anche da come evolve la situazione”. Tuttavia, secondo Draghi l’eurozona è poco esposta rispetto ai rischi “gravi” per l’economia della Russia e “sulla crescita dei Paesi che sono in quell’area”.

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