Roma, 28 feb. (LaPresse) – Un milione di posti di lavoro persi dall’inizio della crisi – nel 2008 – alla fine del 2013. Il dato, diffuso oggi dall’Istat, mette nero su bianco una situazione occupazionale che batte il record negativo del 1977: il tasso di disoccupazione a gennaio balza al 12,9%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,1 punti nei dodici mesi. Si tratta del tasso più alto dall’inizio delle serie storiche mensili, ovvero gennaio 2004, e di quelle trimestrali, cioè il primo trimestre del 1977. Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 293 mila, aumenta dell’1,9% rispetto al mese precedente (+60 mila) e dell’8,6% su base annua (+260 mila).
Sempre a gennaio, spiega l’istituto statistico, gli occupati sono 22 milioni 259 mila, sostanzialmente invariati rispetto al mese precedente e in diminuzione dell’1,5% su base annua (-330 mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,3%, diminuisce di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,7 punti rispetto a dodici mesi prima. Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,3% rispetto al mese precedente (-45 mila unità) e dello 0,1% rispetto a dodici mesi prima (-9 mila). Il tasso di inattività si attesta al 36,4%, in calo di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali ma in aumento di 0,1 punti su base annua.
DISOCCUPAZIONE GIOVANILE AL 42,4 PER CENTO. Record anche per la disoccupazione giovanile che a gennaio sale al 42,2%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,0 punti nel confronto tendenziale. Anche in questo caso Si tratta del tasso più alto dall’inizio delle serie storiche mensili, ovvero gennaio 2004, e di quelle trimestrali, cioè il primo trimestre del 1977. I 15-24enni disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca sono 690 mila.
Nella classe tra 15 e 24 anni, il numero delle persone in cerca di occupazione raggiunge 717.000 unità (+42.000 rispetto al quarto trimestre 2012). L’incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di età (6 milioni 7 mila) è pari all’11,9% (12,4% per i maschi e 11,4% per le femmine), in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,8 punti su base annua. Nel quarto trimestre del 2013 il tasso di disoccupazione dei giovani tra 15 e 24 anni sale al 43,5% (era il 39,0% nel quarto trimestre 2012). Nelle regioni meridionali oltre la metà della forza lavoro giovanile (occupati e disoccupati) è in cerca di lavoro, con valori del tasso pari al 52,4% per i maschi tra i 15 e i 24 anni e al 59,8% per le giovani donne.
Per la classe di età 18-29 anni il tasso di disoccupazione si attesta al 32,0% (+4,1 punti su base annua), con un numero di disoccupati che giunge a 1 milione 240 mila (+9,5%, pari a 107.000 unità). In questa classe di età i disoccupati rappresentano il 16,3% della corrispondente popolazione (7 milioni 600 mila).
RENZI: CIFRA ALLUNCINANTE. “La disoccupazione è al 12,9%. Cifra allucinante, la più alta da 35 anni. Ecco perché il primo provvedimento sarà il JobsAct #lavoltabuona”. Così il premier Matteo Renzi su twitter commenta i dati Istat.
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