Roma, 26 feb. (LaPresse) – A gennaio in attesa di rinnovo ci sono 51 contratti che corrispondono a circa 8,5 milioni di dipendenti, pari al 66,2% nel totale dell’economia e al 56,3% nel settore privato. Lo rileva l’Istat. Si tratta del dato maggiore dal 2008. L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 24,5 mesi per l’insieme dei dipendenti e di 11,8 mesi per quelli del settore privato. Tra i contratti monitorati dall’indagine dell’istituto, a gennaio è stato recepito un solo accordo e ne sono scaduti cinque. In particolare, alla fine del mese scorso si è registrato il recepimento di un accordo (gomma e materie plastiche), mentre cinque sono quelli scaduti nel mese (agricoltura operai, servizio smaltimento rifiuti privati, servizio smaltimento rifiuti municipalizzati, commercio e Rai). Pertanto risultano in vigore 23 contratti che regolano il trattamento economico di circa 4,4 milioni di dipendenti che rappresentano il 33,7% del monte retributivo complessivo.
RETRIBUZIONI +1,4%, SOPRA INFLAZIONE. A gennaio l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie aumenta rispetto al mese precedente dello 0,6% e dell’1,4% nei confronti dello stesso mese del 2013. Lo rileva l’Istat. Il dato annuo è esattamente il doppio del tasso di inflazione registrato nel primo mese del 2014, pari allo 0,7%. L’istituto statistico precisa che, con riferimento ai principali macrosettori, a gennaio le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell’1,8% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
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