Bruxelles (Belgio), 5 feb. (LaPresse/AP) – Google sta avanzando nuove concessioni di “vasta portata” all’antitrust Ue che si avvia chiudere l’indagine per abuso di posizione dominante nelle ricerche su internet. Lo ha riferito il commissario Ue alla Concorrenza, Joaquin Almunia, che si è detto “fortemente convinto” che le nuove proposte siano sufficienti a risolvere i problemi con i concorrenti, segnando una tappa decisiva nel procedimento aperto tre anni fa. “Si tratta di un importante passo avanti”, ha spiegato Almunia ai giornalisti a Bruxelles.
Con la nuova proposta Google garantisce che ogni volta che promuove i propri servizi di ricerca specializzati sulla sua pagina web (ad esempio per prodotti, alberghi, ristoranti, ecc), vengano visualizzati anche i servizi di tre concorrenti, selezionati attraverso un metodo obiettivo, in modo che siano chiaramente visibili e paragonabili dagli utenti.
“Senza impedire a Google di migliorare i propri servizi – ha spiegato la Commissione Ue – la società fornirà agli utenti una reale possibilità di scelta con concorrenti analoghi, dando agli utenti il potere di selezionare l’alternativa migliore”. Google ha una quota di mercato nella ricerca web di circa il 90% in Europa, rispetto al 70% circa negli Stati Uniti. Le proposte del colosso di Mountain View saranno inviate per una consultazione ai 18 concorrenti che avevano presentato un esposto a Bruxelles, prima che la Commissione europea prenda una decisione definitiva, nei prossimi mesi, per la chiusura di un’indagine iniziata alla fine del 2010. Una volta che sarà raggiunto un accordo, le concessioni saranno giuridicamente vincolanti per Google per cinque anni in tutta l’Unione europea.
Il consigliere generale del gruppo, Kent Walker, ha dichiarato che “saranno apportate modifiche significative nel modo in cui Google opera in Europa, abbiamo lavorato con la Commissione Ue per affrontare le questioni sollevate e per guardare al futuro”. Una eventuale condanna per abuso di posizione dominante costerebbe alla società una multa pari al 10% del suo fatturato annuale. La conformità di Google ai termini dell’eventuale accordo verrà controllata da un fiduciario scelto da Bruxelles, che lavorerà in modo indipendente rispetto alla Commissione. “Le concessioni – ha evidenziato Almunia – sono di vasta portata e hanno il chiaro potenziale di ripristinare condizioni di parità con i concorrenti. Nessuna autorità antitrust al mondo ha ottenuto simili concessioni”.
La Federal Trade Commission statunitense ha indagato Google l’anno scorso per abuso di posizione dominante, arrivando tuttavia alla conclusione che non ci fossero le condizione per aprire una procedura di infrazione. I concorrenti di Mountain View non sembrano altrettanto impressionati dalle concessioni offerte da Google. La lobby che li raccoglie, Icomp, chiede a Bruxelles più tempo per valutare le novità attraverso un test di mercato. “Senza una recensione di terzi, Almunia rischia di farsi gettare fumo negli occhi da Google”, viene affermato dal gruppo di concorrenti. Il commissario Ue ha sottolineato che una ulteriore e differente indagine antitrust sul sistema operativo di Google, Android, è ancora in corso.