Milano, 5 feb. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in moderato rialzo alla vigilia della riunione della Bce. Le attese sono per una conferma dei tassi allo 0,25%, anche se alcuni analisti non escludono una mossa a sorpresa complice la nuova discesa dell’inflazione in gennaio. Negli Stati Uniti il sondaggio Adp di gennaio ha deluso le attese evidenziando la creazione di 175 mila nuovi posti di lavoro nel settore privato contro previsioni che indicavano 185 mila nuovi posti. Oltre le attese invece l’indice Ism servizi che a gennaio è salito a 54 punti. Negli Stati Uniti l’attesa è ora per i dati sul mercato del lavoro (non farm payrolls e disoccupazione di gennaio) in uscità venerdì pomeriggio. Questa mattina a Tokyo l’indice Nikkei è rimbalzato dai minimi a quattro mesi mostrando un progresso di oltre 1 punto percentuale. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,26% a 19.069 punti.
Tra le banche brillante il Montepaschi (+2,73% a 0,173 euro) dopo che il presidente della Fondazione Mps, Antonella Mansi, in un’intervista rilasciata a Bloomberg ha detto di essere in trattative avanzate con potenziali investitori esteri interessati ad acquistare la quota del 33,5% che l’ente detiene in Rocca Salimbeni, negando l’esistenza di contatti con altre Fondazioni bancarie. La Fondazione cercherà di cedere la partecipazione entro il mese di maggio per poter rimborsare il debito nei confronti delle banche creditrici. Restando nel settore gli acquisti hanno premiato anche Banco Popolare (+1,42% a 1,215 euro), Popolare dell’Emilia Romagna (+2,62% a 6,67 euro), Intesa SanPaolo (+1,85% a 2,034 euro), Mediobanca (+3,50% a 6,805 euro) e Ubi Banca (+5,08% a 5,48 euro). In controtendenza la Popolare di Milano che ha perso lo 0,59% a 0,439 euro.
Enel (+0,48% a 3,34 euro) non si è scaldata più di tanto all’indomani della pubblicazione dei risultati preliminari relativi all’esercizio 2013. Risultati che hanno battuto le attese degli analisti: l’Ebitda è aumentato del 7,6% a 17 miliardi di euro grazie soprattutto alla plusvalenza per la cessione di Severenergia e Rosneft, mentre il debito è sceso di 3 miliardi di euro attestandosi a 39,9 miliardi. Positiva Autogrill (+0,46% a 6,61 euro) dopo aver rinnovato la concessione nell’aeroporto internazionale di Copenaghen, il principale hub del Nord Europa per traffico passeggeri. L’accordo estende di ulteriori cinque anni la durata del contratto per la gestione di parte delle attività di “food & beverage” nell’aeroporto, che si prevede genereranno ricavi complessivi pari a oltre 80 milioni di euro nel periodo 2014-2020. Brillante l’altro titolo della galassia Benetton: World Duty Free ha infatti messo a segno un balzo del 5,29% a 10,55 euro. Ben comprata Telecom Italia (+1,86% a 0,822 euro) alla vigilia della riunione della Cda. Il titolo ha beneficiato di alcune indiscrezioni riportate da La Repubblica che rilanciano una possibile fusione tra 3 Italia e Wind. Secondo le voci infatti la cinese Hutchison Whampoa e i russi di Vimpelcom continuano a cercare un accordo per le nozze, con le difficoltà che risiederebbero nella governance e nelle valutazioni che devono risultare attraenti per entrambe le parti. Bene anche GTech (+2,83% a 22,90 euro) con la Cassazione che ha respinto il ricorso che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli aveva presentato nel 2012 contro la sentenza della Corte di Appello di Roma, confermandola. Si deduce quindi che la concessione del Lotto, che fa capo a GTech, scadrà a giugno del 2016.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata