Roma, 3 gen. (LaPresse) – Il calo dello spread “si tradurrà in una minore spesa per interessi sul debito pubblico e nella possibilità di avere a disposizione più risorse per investimenti e per alleggerire il carico fiscale”. Lo afferma in una nota il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, commentando il calo del differenziale tra Btp e Bund tedesco, sceso ai minimi dal luglio 2011. Inoltre, aggiunge Saccomanni, questo “si rifletterà in migliori condizioni di accesso al credito per imprese e famiglie”. Per Saccomanni si avranno a disposizione “più risorse per la crescita”.
“Lo spread – prosegue il ministro – che a inizio anno si aggira attorno ai 200 punti base, scendendo anche sotto tale soglia, indica che i mercati apprezzano l’operato del governo, il suo impegno per il mantenimento della stabilità dei conti e per l’avvio delle riforme, sia istituzionali che economiche. Ho sempre sostenuto che livelli più elevati di spread fossero influenzati da fattori di carattere speculativo improntati all’incertezza politica. Oggi, pur mantenendo la dovuta cautela suggerita dalla volatilita’ dei mercati, possiamo essere più fiduciosi perché le prime indicazioni sono favorevoli”. Le previsioni che avevamo descritto nella Nota di Aggiornamento al Def si stanno attuando. Di particolare rilievo è il dato sui rendimenti, sotto il 4%”, conclude Saccomanni.