Roma, 2 gen. (LaPresse) – Il fabbisogno annuo del settore statale del 2013 chiude a 79,7 miliardi di euro e si confronta con i 49,5 miliardi del 2012. E’ quanto emerge dalla nota con i dati preliminari di dicembre diffusa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che sottolinea che “escludendo le partite di entrata e spesa ininfluenti” ai fini del deficit, il fabbisogno del settore statale risulta inferiore a quello del 2012 di oltre 1 miliardo di euro. A dicembre l’avanzo del settore statale è stimato, in via provvisoria, in 15 miliardi, superiore di circa 1,5 miliardi rispetto a quello realizzato nello stesso mese del 2012 (13,4 miliardi).
Il risultato sconta operazioni straordinarie, fra le quali via XX Settembre segnala “l’aumento dei pagamenti dei debiti pregressi delle pubbliche amministrazioni, la partecipazione all’aumento di capitale a favore della Banca Europea per gli Investimenti, la sottoscrizione di strumenti finanziari a favore del Monte dei Paschi di Siena e gli incassi relativi alla cessione di Fintecna”. Per un confronto omogeneo il Mef evidenzia inoltre che lo scorso anno il saldo di cassa era migliorato di circa 10 miliardi per effetto del ripristino del sistema di Tesoreria Unica. In dicembre il miglioramento risulta più elevato (circa 3,2 miliardi) se si escludono dall’avanzo del dicembre 2012 circa 1,7 miliardi di introiti relativi alla dismissione di quote Sace e Simest ininfluenti sull’indebitamento netto. “Dal lato degli incassi – conclude il ministero – si segnala la crescita delle entrate fiscali, superiori di circa 3 miliardi rispetto a quelle realizzate nel dicembre 2012, anche per effetto del buon andamento registrato dagli introiti Iva e da alcune imposte dirette. Sono stati, inoltre, realizzati, per il settore delle amministrazioni centrali, proventi relativi a dismissioni immobiliari per circa 320 milioni. Dal lato dei pagamenti, si registra una riduzione della spesa delle amministrazioni centrali per circa 1,5 miliardi”.