Milano, 9 dic. (LaPresse) – Con la crisi aumentano le insolvenze sui prestiti. A ottobre il tasso di crescita delle sofferenze è risultato pari al 22,9 per cento in un anno (un aumento stabile rispetto a quello registrato a settembre). Lo comunica la Banca d’Italia nella sua rilevazione mensile sulle ‘Principali voci dei bilanci bancari’. I prestiti al settore privato hanno registrato una contrazione su base annua del 3,7 per cento (in ulteriore peggioramento rispetto al -3,5 per cento di settembre). I prestiti alle famiglie sono scesi dell’1,3 per cento sui dodici mesi (-1,1 per cento nel mese precedente); quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 4,9 per cento (-4,2 per cento a settembre).
I tassi d’interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,90 per cento (3,97 per cento a settembre); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 9,28 per cento (9,61 per cento a settembre). I tassi d’interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 4,49 per cento (4,33 nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,86 per cento (2,98 per cento a settembre). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,99 per cento (1,02 per cento a settembre).
Il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è risultato pari al 5,4 per cento (3,6 per cento a settembre). La raccolta obbligazionaria, includendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 7,0 per cento sui dodici mesi (-7,2 per cento a settembre).