Roma, 20 nov. (LaPresse) – Sono il 58,6% del totale le famiglie italiane che riferiscono di un peggioramento della propria situazione economica nel 2013, rispetto al 55,8% del 2012. Lo rileva l’indagine dell’Istat sugli ‘Aspetti della vita quotidiana’, con dati aggiornati al marzo 2013. Solo il 3% delle famiglie dichiara che la propria condizione economica è migliorata, contro il 3,4% nel 2012. “Il calo è generalizzato sul territorio, ma maggiore al Nord”, precisa l’istituto statistico. L’Istat sottolinea inoltre che diminuisce con analoga intensità la soddisfazione per la situazione economica personale, con il 58,0% delle persone che si dichiara per niente o poco soddisfatto della propria situazione economica rispetto al 55,7% dell’anno precedente. “Anche in questo caso il calo è più evidente al Centro-nord”, evidenzia l’istituto. La quota di soddisfatti della propria situazione economica è molto differente tra le diverse aree geografiche del Paese. Nel Nord la quota di residenti soddisfatti della propria situazione economica è pari al 46,4%, mentre scende al 41,3% nel Centro e al 30,9% nel Mezzogiorno. Il Nord e il Centro sono anche le ripartizioni territoriali in cui la diminuzione di soddisfazione rispetto al 2012 è più consistente. Lo scorso anno, infatti, i molto e gli abbastanza soddisfatti erano il 50% nel Nord e il 44,3% nel Centro, mentre erano il 32% nel Mezzogiorno. Nel 2013 il 73,2% degli occupati si dichiara molto o abbastanza soddisfatto del proprio lavoro, dato in lieve diminuzione rispetto al 2012. Le donne si dichiarano leggermente più soddisfatte degli uomini (72,4% contro 74,3%). Gli individui poco o per niente soddisfatti si attestano al 23,5%.