Roma, 16 nov. (LaPresse) – La cassa integrazione sfiora le 880 milioni di ore registrate in dieci mesi, una mole tale che relega in cassa oltre 500 mila lavoratori a zero ore con un taglio del reddito per 3 miliardi e 300 milioni di euro, ovvero quasi 6 mila e 600 euro per ogni singolo lavoratore. Rimane così inalterata la media di ore richieste ogni mese, che si attestano sulle 80/90 milioni, che punta ancora una volta a sfondare il miliardo di ore di cassa integrazione anche per il 2013. Sono questi alcuni dei numeri che emergono dalle elaborazioni delle rilevazioni Inps da parte dell’Osservatorio Cig della Cgil Nazionale nel rapporto di ottobre.
Numeri che, secondo il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada, “sono la palese dimostrazione di come, a dispetto di una certa retorica che vorrebbe il nostro Paese sulla via della ripersa, ci ritroviamo ancora invischiati in una crisi pesantissima con effetti drammatici sui lavoratori e sul nostro tessuto produttivo”. La dirigente sindacale aggiunge poi come “gli scioperi di questi settimana, così come le decisioni che assumeremo nei prossimi giorni sul prosieguo della mobilitazione, devono indurre governo e parlamento a cambiare radicalmente la legge di Stabilità, perché dia risposte al mondo del lavoro e determinare così le condizioni di uscita dalla crisi dopo sei lunghissimi anni”.
Il rapporto della Cgil segnala come la richiesta di cassa nei primi dieci mesi dell’anno sia sostanzialmente in linea con le ore concesse nello stesso periodo del 2012, per un totale pari a 879.917.302 (-1,78%). Rimane quindi senza variazioni la richiesta media di ore pari a 80/90 milioni di ore al mese, da qui la proiezione dello sforamento di un miliardo di ore anche per quest’anno, mentre rimane elevata l’incidenza delle ore di cig per lavoratore occupato nel settore industriale pari a 128 ore per addetto. Per quanto riguarda il solo mese di ottobre, invece, le ore di cig richieste e autorizzate sono state 90.692.790, in aumento sul mese precedente del +6,40%.
Nel dettaglio dell’analisi di corso d’Italia si rileva inoltre come la cassa integrazione ordinaria (cigo) aumenti a ottobre per un monte ore pari a 33.769.861, per un +6,12% su settembre. Da inizio anno la cigo registra invece 293.283.605 di ore per un +6,04% sui primi dieci mesi del 2012. La richiesta di ore per la cassa integrazione straordinaria (cigs), sempre per quanto riguarda lo scorso mese, è stata di 43.971.344, in crescita consistente su ottobre del +22,13%, mentre il dato da inizio 2013, pari a 366.011.839 ore autorizzate, segna un +14,19% sullo stesso periodo dello scorso anno.
Infine la cassa integrazione in deroga (cigd) ha registrato lo scorso mese un drastico calo del -25,60% su settembre per complessive 12.951.585 di ore richieste. Da inizio anno sono state autorizzate 220.621.858 di ore di cigd, per un -26,16% sul periodo gennaio-ottobre del 2012. “Questa riduzione della Cigd è l’ennesima conferma di come le complicazioni burocratiche e i mancati finanziamenti stiano lasciano senza copertura alcuna centinaia di migliaia di lavoratori, privandoli così di qualsiasi forma di sostegno al reddito”, segnala il rapporto della Cgil.
Considerando un ricorso medio alla cig, pari cioè al 50% del tempo lavorabile globale (22 settimane), sono coinvolti nel periodo gennaio-ottobre 1.009.079 lavoratori in cigo, cigs e in cigd. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 44 settimane lavorative, si determina un’assenza completa dall’attività produttiva per 504.540 lavoratori, di cui 200 mila in cigs e 125 mila in cigd. Continua così a calare il reddito per migliaia di cassintegrati: dai calcoli dell’Osservatorio cig, si rileva come da inizio anno i lavoratori parzialmente tutelati dalla cig abbiano perso nel loro reddito 3 miliardi e 330 milioni di euro, pari a 6.600 euro netti per ogni singolo lavoratore coinvolto a zero ore.
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