Milano, 5 nov. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in ribasso con il Ftse Mib che ha perso l’1,13% a 19.091 punti complici le vendite che hanno colpito il comparto bancario. Il tutto nonostante il boom di richieste per l’emissione del Btp Italia avviata oggi. Secondo le agenzie di stampa a metà pomeriggio le richieste superavano già i 15 miliardi di euro. Piazza Affari ha accelerato al ribasso dopo le previsioni d’autunno diffuse dalla Commissione Europea. Secondo Bruxelles il Pil in Italia crescerà dello 0,7% nel 2014 mentre nel 2013 registrerà un calo dell’1,8%, più pesante di quanto atteso in precedenza. Per l’Eurozona la Commissione Ue vede quest’anno un Pil in contrazione dello 0,4%. Limate al ribasso invece le stime per il 2014 a +1,1% dal +1,2% indicato in precedenza. Con il mercato in attesa della Bce, questa mattina a tenere banco sono state le dichiarazioni del premier cinese, Li Keqiang, secondo cui il tasso di crescita di Pechino dovrà essere pari al 7,2% per centrare l’obiettivo di creare 10 milioni di posti di lavoro l’anno.
Le vendite hanno colpito i titoli del comparto bancario: Unicredit ha ceduto il 2,58% a 5,465 euro, Banco Popolare l’1,96% a 1,40 euro, Intesa SanPaolo il 2,29% a 1,79 euro, Mediobanca l’1,06% a 6,52 euro, Ubi Banca lo 0,30% a 5,02 euro. In decisa controtendenza Popolare di Milano (+2,13% a 0,48 euro) con lo stallo che ci sarebbe sulla nomina del successore di Montani. Stallo che ha alimentato le indiscrezioni su un ormai dato per certo rinvio dell’approvazione del piano industriale, originariamente previsto per il 12 novembre. Il via libera arriverebbe infatti, secondo le voci, solo dopo la nomina del nuovo consigliere delegato. Il candidato in pole position sarebbe ancora Giuseppe Castagna, l’ex numero uno della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. Nel frattempo l’interim è stato affidato a Davide Croff.Debole Fiat (-1,13% a 5,665 euro) dopo l’ennesimo calo delle vendite registrato in Italia. Ad ottobre il gruppo torinese ha immatricolato 31.173 auto, l’8,7% in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Nei primi dieci mesi del 2013 il Lingotto ha venduto 321 mila veicoli con una flessione del 10,3% rispetto a un anno fa. Sotto i riflettori Telecom Italia (+0,07% a 0,729 euro) con Goldman Sachs che ha ribadito il suo “conviction buy” sul titolo in attesa del Cda di giovedì 7 novembre. “Per controbilanciare la pressione sugli utili noi crediamo che Telecom Italia abbia bisogno di aumentare gli investimenti nel mercato domestico il prima possibile”, hanno scritto gli analisti di Goldman che continuano a credere che la cessione di Tim Brasil sia la soluzione migliore dopo la salita di Telefonica nella holding Telco.
E’ di oggi la notizia che Autogrill (-0,54% a 6,435 euro) si è aggiudicata un nuovo contratto in Germania per la gestione delle attività di ristorazione all’interno dell’aeroporto di Düsseldorf, il terzo del Paese per traffico passeggeri. Il gruppo della famiglia Benetton stima che la concessione genererà ricavi per circa 60 milioni di euro nel periodo 2014-2021. Effetto Goldman Sachs su Mediaset (+3,43% a 3,856 euro) che a Piazza Affari continua a macinare rialzi. Da inizio anno la performance del titolo del gruppo di Cologno Monzese è strabiliante: un +150% che incorona Mediaset regina di Piazza Affari del 2013. “Mediaset è una delle aziende meglio esposte alla ripresa del settore in Europa”, hanno scritto gli analisti del colosso bancario statunitense che hanno inserito Mediaset nella loro ‘conviction buy list’ alzando il target price a 5,10 euro.
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