Londra (Regno Unito), 29 ott. (LaPresse/AP) – Londra è “già il più grande centro della finanza islamica fuori dal mondo musulmano” ed è pronta ad andare oltre. Con queste parole il premier britannico, David Cameron, ha annunciato il lancio di un nuovo Islamic Market Index nella City e la prossima emissione di un bond ‘islamico’, che renderebbe il Regno Unito il primo Paese non musulmano a dare il via libera a questo tipo di prodotto finanziario. “Non voglio solo che Londra sia una grande capitale della finanza islamica nel mondo occidentale – ha spiegato Cameron – desidero che Londra affianchi Dubai come una delle grandi capitali della finanza islamica in tutto il mondo”. Il mercato degli investimenti dal mondo islamico è cresciuto rapidamente dal 2006 e si prevede che il suo valore complessivo possa raggiungere il prossimo anno i 2.000 miliardi di dollari. Per la prima volta il World Islamic Economic Forum è ospitato a Londra e si svolge in un Paese non musulmano. Tra i quasi 1.800 politici ed economisti presenti al vertice ci sono anche figure del calibro del Re Abdullah II di Giordania e del presidente afgano, Hamid Karzai. Nel corso del suo intervento Cameron ha aggiunto che “investire a Londra è un bene per voi, ma pure per Londra che si apre ai vostri investimenti, e quindi per noi. Ci sono alcuni Paesi il cui istinto, a volte, è quello di alzare il ponte levatoio. La Gran Bretagna non farà lo stesso errore”. La finanza islamica è conforme alla legge islamica, o sharia, vieta l’addebito degli interessi e prevede che i prodotti finanziari si basino su asset materiali. Vieta inoltre la speculazione. Il nuovo indice islamico di Londra opera nell’ambito del London Stock Exchange. “Per anni – ha dichiarato ancora Cameron – i politici hanno parlato di creare un legame islamico al di fuori del mondo musulmano. Ma questo non è mai accaduto davvero. Si trattava solo di una questione di pragmatismo e volontà politica. E qui in Gran Bretagna li abbiamo entrambi”.