Roma, 29 ott. (LaPresse) – “La recessione ha determinato gravi conseguenze sulla diffusione e sull’intensità del disagio economico nel nostro Paese: dal 2007 al 2012 il numero di individui in povertà assoluta è raddoppiato, da 2,4 a 4,8 milioni”. E’ quanto ha detto il presidente facente funzioni dell’Istat, Antonio Golini, nel corso di un’audizione sulla legge di stabilità davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato a palazzo Madama. In particolare – ha sottolineato Golino – l’aumento, nell’ultimo anno, si estende anche a fasce di popolazione che, tradizionalmente, presentano una diffusione del fenomeno molto contenuta grazie al tipo di lavoro svolto e/o al secondo reddito del coniuge”. Quasi la metà dei poveri assoluti (2 milioni e 347mila) risiede nel Mezzogiorno (erano 1 milione e 828mila nel 2011). Di questi oltre un milione sono minori, con un’incidenza salita in un anno dal 7 al 10,3 per cento.

“FUORI DA RECESSIONE A FINE ANNO”. Per Golini la recessione in Italia terminerà alla fine di quest’anno. “Sulla base dei modelli previsivi a breve termine sviluppati dall’Istat – ha sottolineato Golini – l’andamento trimestrale del Pil italiano (corretto per gli effetti di calendario) dovrebbe segnare nel terzo trimestre un calo, seppure limitato, seguito da una debole variazione positiva nel quarto trimestre”. “Alla fine dell’anno – ha aggiunto – avrebbe quindi termini la fase recessiva iniziata nel secondo semestre del 2011”.

“PIL IN CALO DELL’1,8%”. Secondo il presidente facente funzioni dell’Istat “il Pil su base annua è previsto in contrazione dell’1,8 per cento rispetto al livello del 2012”.

“CON AUMENTO IVA INFLAZIONE +0,3%”. Golini ha evidenziato inoltre che “in presenza dell’aumento dell’aliquota Iva, l’aumento dei prezzi ‘acquisito’ a fine 2013 e trasferito al 2014 risulterebbe di 0,3 punti percentuali più elevato rispetto ad una situazione di assenza di manovra”.

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