Londra (Regno Unito), 25 ott. (LaPresse) – Fitch ha confermato il rating dell’Italia a ‘BBB+’, come anche il merito di credito a breve termine ‘F2’ e il country ceiling a ‘AA+’. Lo riferisce una nota. L’outlook è negativo. Secondo l’agenzia di rating la recessione iniziata nel terzo trimestre del 2011 dovrebbe concludersi nella seconda metà di quest’anno, a seguito di una contrazione cumulata dell’economia di oltre il 4%. Fitch ricorda come il Pil sia inferiore di 8 punti percentuali rispetto al 2007. L’agenzia ha confermato le precedenti previsioni, che vedono una crescita negativa dell’1,8% quest’anno, con una leggera virata in positivo nel 2014 (+0,6%) e 2015 (+1%). “Il rating – si legge nel comunicato – è sostenuto dalla grandezza dell’economia, relativamente ricca e ad alto valore aggiunto e diversificata, con moderati livelli di indebitamento del settore privato”. Tuttavia l’outlook negativo riflette il debito possa essere messo “su un percorso di riduzione” e i rischi di “nuove turbolenze politiche, che paralizzino le politiche economiche e fiscali” e compromettano l’obiettivo sul tetto del deficit al 3%. Per Fitch “una recessione più profonda potrebbe minare gli sforzi per risanare il bilancio e aumentare i rischi per il settore finanziario, indebolendo inoltre il sostegno politico al percorso di risanamento”. L’agenzia di rating ritiene che le banche e le istituzioni finanziarie italiane potrebbero aver bisogno di una “significativa ricapitalizzazione pubblica” dopo i 4,1 miliardi di euro iniettati in Mps, anche “nel contesto della prossima revisione della qualità dell’attivo della Bce”. Una migliore valutazione potrebbe arrivare se la ripresa accelerasse, se salisse la fiducia su un calo del debito e con “ulteriori riforme strutturali che migliorino la competitività e la crescita potenziale dell’economia italiana”.
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